Mentre arriva la notizia che la tregua tra Israele e Hamas proseguirà per altre 24 ore a Gaza, un attentato a Gerusalemme ha provocato oggi, 30 novembre 2023, tre morti e sei feriti. Hamas rivendicato l’attentato e invocato “un’escalation della resistenza”. “Questa operazione è una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell’occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini a Jenin”, si legge nella nota della fazione islamica palestinese. – continua sotto –
Secondo il Times of Israel, hanno perso la vita una ragazza di 24 anni, dichiarata morta sul posto, e due persone anziane, tra cui almeno un uomo, che non sono sopravvissute in ospedale alle ferite riportate nella sparatoria. Intanto, il sindaco di Gerusalemme, Moshe Lion, ha ordinato un maggiore dispiegamento di agenti nella città “per rafforzare il senso di sicurezza tra gli abitanti”.
Secondo la polizia, i due “terroristi” erano originari di Gerusalemme Est ed erano armati di M16 e di una pistola. Hanno aperto il fuoco a una fermata dell’autobus nel sobborgo di Givat Shaul. Stando al Jerusalem Post, sono stati “uccisi” da agenti delle forze di sicurezza e da un civile presenti sul posto e che hanno risposto al fuoco.
Il ministro israeliano per la Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, ha reso noto che i due terroristi erano sospetti operativi di Hamas e vivevano a Tzur Bahar, a Gerusalemme est. Nell’auto su cui viaggiavano sono stati trovati centinaia di proiettili. Secondo le informazioni diffuse dallo Shin Bet, riporta il sito di Haaretz, i due assalitori erano fratelli, si chiamavano Murad e Ibrahim Namer ed avevano rispettivamente 38 e 30 anni. I due, inoltre, in passato erano stati in carcere per attività terroristiche. Murad Namer, nello specifico, era stato imprigionato dal 2010 al 2020. In riferimento all’intervento di due militari e un civile che hanno “neutralizzato” i due assalitori sulla scena, il ministro ha spiegato che la loro azione dimostra “quanto sia importante la politica di distribuzione delle armi” ai civili. – continua sotto –
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, riferendosi all’attacco a Gerusalemme, ha affermato che il governo “continuerà ad aumentare la distribuzione di armi ai civili” e che “si tratta di una misura che si è dimostrata efficace più volte nella guerra contro il terrorismo omicida”.In un messaggio pubblicato su Telegram, il premier ha affermato che “la rapida reazione di due soldati e di un civile che hanno eliminato i terroristi ha impedito un attacco più grave”.
E’ stata, intanto, prorogata di un giorno la tregua a Gaza. Secondo l’accordo, saranno otto in totale, sei donne e due minori, gli ostaggi che Hamas dovrebbe liberare. Lo riportano i media israeliani, precisando che al conteggio odierno vanno aggiunte le due donne russo-israeliane, Elena Trofanov ed Irena Tatti, liberate la scorsa notte dall’organizzazione palestinese in segno di riconoscimento nei confronti del presidente Vladimir Putin. L’ufficio di Netanyahu ha confermato che i parenti degli ostaggi che figurano nell’elenco sono già stati informati del loro imminente rilascio.
Secondo Haaretz, la famiglia Alziedana è stata informata della liberazione della 17enne Aisha e di suo fratello Bilal, di un anno più grande. Secondo alcune fonti, oggi dovrebbero essere riconsegnate a Israele anche tre salme. Per Haaretz, tuttavia, non c’è ancora un accordo definitivo su questo punto e i negoziati vanno avanti.