Arrestati con l’accusa di omicidio e maltrattamenti i genitori della piccola Aurora Savino, la bimba di circa un mese e mezzo morta, lo scorso 3 settembre, nell’abitazione di famiglia a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. Sul corpo i sanitari trovarono ustioni e segni come ecchimosi sull’addome, le gambe e i piedi. – continua sotto –
Ad Emanuele Savino e alla moglie Anna, rispettivamente di 26 e 19 anni, l’autorità giudiziaria aveva già sottratto momentaneamente gli altri due figli di 4 e 2 anni, affidandoli ad una comunità.
Ai carabinieri e al pubblico ministero Stefania Pontillo, i genitori riferirono di aver fatto un bagnetto alla piccola che poco dopo aveva manifestato segni di malessere e di aver per questo chiamato il pediatra che aveva prescritto loro una cura. La neonata si era poi addormentata per poi essere trovata senza vita dalla madre nella culla. Secondo le versione dei coniugi, si sarebbe scottata durante il bagnetto a causa di un getto di acqua bollente uscito per errore dal rubinetto.
Le indagini, condotte dai dei carabinieri, hanno portato al sequestro del cellulare della coppia, dai quali sarebbero emerse conversazioni fra i due che avrebbero fatto emergere un quadro indiziario a loro carico. Dettagli che, insieme ad alcune testimonianze e all’esito dell’autopsia, hanno portato questa mattina all’arresto: Savino è ristretto nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere, la donna nel penitenziario femminile napoletano di Pozzuoli. – continua sotto –
Dalla ricostruzione dei fatti è scaturito che il padre avrebbe colpito con violenza la testa della neonata e, nonostante una situazione di grave sofferenza, né lui né sua moglie sarebbero ricorsi alle cure mediche. La bimba sarebbe così morta per insufficienza cardio respiratoria. Il colpo sferrato dal padre avrebbe causato un trauma contusivo-concussivo cranio-facciale, da cui sarebbe derivata una duplice frattura ossea e un ematoma subdurale emisferico sinistro, produttivo di encefalopatia da ipertensione endocranica.
Le attività investigative hanno consentito di accertare anche continui episodi di maltrattamenti nei confronti della piccola, sul cui corpicino sono state riscontrate contusioni, ecchimosi, escoriazioni e anche ustioni. La piccola, infatti, veniva lavata con acqua bollente, senza che i genitori controllassero preventivamente la temperatura.
Ai coniugi è contestata anche una condotta delittuosa in forma omissiva, non avendo mai sottoposto la bambina a controlli o visite mediche dalla nascita e fino alla morte, ma ricorrendo a cure fai da te, utilizzando rimedi inadeguati. È emerso, ad esempio, come applicassero dello strutto per curare un evento traumatico.