Napoli, murales per Julian Assange a Scampia. La moglie: “Grazie agli studenti che combattono per la verità”

di Redazione

Napoli – “Grazie a tutti gli studenti che sono qui per combattere a favore della verità, perché la guerra uccide anche la verità”. Così Stella Moris, moglie di Julian Assange e avvocato e difensore dei diritti umani, durante una visita all’Università Orientale di Napoli dopo la cerimonia, nel quartiere Scampia, per l’inaugurazione del murales dedicato al fondatore di Wikileaks che ha anche ricevuto dal Comune la cittadinanza onoraria. – continua sotto –

L’opera è stata realizzata dalla street artist partenopea Trishae inaugurata in via Ghisleri, alla presenza di Nicola Nardella, presidente dell’ottava Municipalità. Il murales è stato realizzato su proposta del Coordinamento Periferie Unite con l’obiettivo di celebrare la delibera comunale che lo scorso 28 settembre ha concesso la cittadinanza onoraria ad Assange, giornalista e attivista australiano, attualmente detenuto in Inghilterra dopo aver pubblicato documenti riservati degli Usa sui conflitti in Iraq e Afghanistan.

“Julian – ha detto la Morris – sta soffrendo moltissimo per l’ingiusta detenzione che sta subendo. È stato per quattro anni e mezzo in una delle peggiori prigioni inglesi e rischia di affrontare una pena per una condanna a vita negli Stati Uniti per qualcosa che non dovrebbe essere un crimine come la libertà di stampa e il diritto di dire la verità”.

Non sono mancate le polemiche. Critica, in particolare, Forza Italia che, in una nota a firma di Fulvio Martusciello, europarlamentare, Franco Silvestro, senatore, Iris Savastano e Salvatore Guangi, consiglieri comunali, ritengono “incomprensibile che l’amministrazione di centrosinistra del sindaco Gaetano Manfredi abbia concesso la cittadinanza avversando di fatto quanto espresso dagli stessi partiti della coalizione a Roma”. “Alla Camera dei deputati – ricordano i forzisti – si è già dibattuto sulla persona di Assange e sul suo operato: è agli atti che nel dicembre del 2021 il Partito Democratico votò contro la mozione che impegnava l’allora governo Draghi a concedere lo status di rifugiato a Julian Assange, così come i 5 Stelle e Sinistra Italiana si astennero”. “Non comprendiamo – insistono – quale sia la necessità di spingersi così avanti, superando quanto detto dai partiti nazionali e ponendo il Comune di Napoli in una condizione mediaticamente critica verso i nostri alleati di sempre, Stati Uniti e Gran Bretagna. Avremmo preferito maggiore prudenza su un tema delicato ed evitare una tale esposizione con tanto di cerimonia in pompa magna fine a se stessa”. IN ALTO IL VIDEO

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