Aversa (Caserta) – Scuole al freddo, la storia si ripete perché basta controllare sul nostro su Pupia.Tv per rendersi conto che il problema della mancata accensione del riscaldamento nei tempi previsti dalla legge parte da lontano ed è stato affrontato sempre con uno scarico delle responsabilità tra maggioranza e opposizione. – continua sotto –
Comunque, in questa occasione per risolverlo è stato necessario un intervento diretto di genitori e alunni, così mercoledì 15 dicembre l’aula consiliare è stata invasa dagli studenti delle scuole “Wojtyla” e “Parente” che reclamavano il diritto a frequentare le lezioni in aule in cui non si dovesse soffrire il freddo per la mancata accensione del riscaldamento. A promuovere la protesta è stato Giovanni Salzano, genitore di uno studente della “Wojtyla”, presidente dell’associazione di quartiere “Normanni” che ha sede all’interno del complesso di palazzine dell’Acer.
Dopo un primo colloquio con i responsabili comunali del settore, ottenendo una risposta inaccettabile poiché gli era stato detto che il riscaldamento poteva essere acceso solo dal 10 gennaio e che gli studenti dovevano comunque frequentare le lezioni, mercoledì 13 dicembre ha dato il via all’occupazione dell’aula consiliare che ha portato come risultato l’accensione del riscaldamento nelle due scuole a partire da questo fine settimana. Il successo ottenuto ha fatto sì che anche nella giornata di venerdì si siano presentati in Municipio genitori e alunni di altre scuole di competenza comunale per ottenere lo stesso tipo di risultato.
“Il mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento delle scuole comunali è responsabilità dell’incapacità dei dipendenti amministrativi del Comune che avevano la possibilità di attivare il procedimento essendo stato appostata in bilancio già nel mese di settembre la somma di 7mila 500 euro per mettere in funzione il riscaldamento. Con l’approvazione del bilancio da parte del Commissario prefettizio sarebbe stato sufficiente fare la determina perché diventasse operativa immediatamente e si potesse mettere in funzione il riscaldamento nei tempi previsti dalla legge”, spiega Roberto Romano, ex presidente del Consiglio comunale, stanco di essere considerato il responsabile di tutte le disfunzioni che si stanno verificando in città per essersi astenuto al voto sul bilancio. “È ora di dire basta e fare chiarezza, – sbotta Romano – indicando nomi e responsabilità e non facendo lo scaricabarile per nascondere le inefficienze amministrative”.