Aversa (Caserta) – Due furti subìti nel giro di pochi giorni, uno intorno alle 4 di martedì 19 dicembre, l’altro la scorsa notte. Nel mirino la storica pizzeria “Da Mimì”, in via Salvatore Di Giacomo, di recente riaperta dopo una ristrutturazione del locale che dal 1964, prima con Mimì, ed oggi con i figli Antonio e Vincenzo, fa della familiarità e dell’accoglienza il suo punto di forza. – continua sotto –
Ad agire un solo uomo, almeno come si nota dalle immagini di videosorveglianza del ristorante, che, dopo aver danneggiato la porta d’ingresso, una volta all’interno, nel giro di pochissimi minuti, con destrezza, ha forzato le casse automatiche prelevando i contanti all’interno, sottratto liquori e vini in esposizione e persino i tablet utilizzati dal personale di sala per le ordinazioni.
Un danno non solo economico ma soprattutto morale per i titolari che hanno investito soldi, impegno e passione per trasformare e innovare un’attività a conduzione familiare che si tramanda da ben tre generazioni. “Dopo questi episodi viene voglia di chiudere”, è l’amaro commento dei fratelli Molitierno. “Noi commercianti, nonostante i grandi sacrifici che facciamo quotidianamente, – continuano – non siamo tutelati in questa città dove la sicurezza è continuamente a rischio e siamo costretti a vivere con la paura che possano ripetersi episodi come questi che abbiamo subito nel giro di una sola settimana”.
Da qui un appello alle istituzioni: “Vogliamo lavorare in sicurezza, chi di dovere attui provvedimenti concreti, senza slogan e annunci che lasciano il tempo che trovano”. Un appello anche ai colleghi: “Credo sia il momento che noi commercianti aversani dobbiamo unirci, mai come ora, per chiedere a gran voce maggiori tutele poiché non possiamo consentire che si pregiudichi il lavoro di una vita”. – continua sotto –
Stessa sorte hanno avuto tante altre attività commerciali ad Aversa e dintorni nell’ultimo anno. Solo per restare nel settore della ristorazione, poco distante da Mimì, lungo viale Europa, la pizzeria “Al Borgo” di Domenico Di Fusco è stata “visitata” dai ladri cinque volte in pochi mesi, subendo danni ad infissi e arredi, spesso per asportare solo pochi spiccioli rimasti in cassa. Una situazione che getta nell’esasperazione tutti coloro che, dopo una lunga, faticosa giornata di lavoro, sono costretti ad essere derubati e mortificati da bande di malviventi.