Carinaro, in Consiglio passa il no ad asilo e poliambulatorio in ex depuratore. Il sindaco Affinito: “Vogliono favorire speculazione edilizia”

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – Salta in Consiglio comunale l’approvazione della variante urbanistica per consentire l’intervento di risanamento dell’area ex depuratore di Carinaro, in via San Salvatore, per la realizzazione di un asilo nido, di una scuola elementare e di un poliambulatorio. – continua sotto –

Un’iniziativa di notevole interesse pubblico sulla quale, però, nel corso della votazione la risicata maggioranza a sostegno del sindaco Nicola Affinito è andata sotto dopo i “no” di tutta l’opposizione guidata dall’ex sindaca Annamaria Dell’Aprovitola e dei tre consiglieri indipendenti Stefano Masi, Rachele Barbato e Vittorio Buonanno, quest’ultimo di recente subentrato in Assise al posto del dimissionario Nicola Mauro Barbato.

“Ora rischiamo di perdere un finanziamento di 5 milioni di euro per una scelta, da parte di alcuni consiglieri, legata ad interessi personali e di chi vuole compiere speculazioni edilizie su quell’area per la costruzione di nuovi appartamenti anziché di strutture al servizio di tutta la comunità”, è il duro commento del sindaco Affinito, da noi contattato a margine della seduta consiliare.

L’area dell’ex depuratore, di 12mila metri quadrati, fu acquisita nel 2007 dall’allora amministrazione Masi dal Comune di Aversa, proprietario dell’impianto. Acquisizione che avvenne con l’intenzione di destinarlo a parco pubblico. Successivamente fu trasformata in Zona C, quindi destinata a nuovi insediamenti residenziali, e messa più volte all’asta sia dall’amministrazione Masi che dalla successiva targata Dell’Aprovitola; aste andate sempre deserte poiché su quell’area sono necessari interventi di bonifica che la rendono poco appetibile a investitori privati. Poi è arrivata l’occasione, di cui voleva approfittare l’amministrazione Affinito, di 5 milioni di euro di fondi statali, già finanziati, per la realizzazione dell’asilo, della scuola e del poliambulatorio. Un’occasione che, a quanto pare, è sfumata. – continua sotto –

Tra le motivazioni di chi, in Consiglio, ha espresso parere contrario c’era il rischio che il Comune potesse perdere la propria capacità patrimoniale e incorrere in difficoltà di gestione di quelle strutture. Per il sindaco le cose non stanno affatto così: “L’intervento non avrebbe creato difficoltà finanziarie al Comune poiché di recente sono stati incrementati a livello statale i fondi per la gestione degli asili nido e il poliambulatorio sarebbe stato affidato all’Asl”.

Anche per quanto riguarda la presunta perdita di capacità patrimoniale, per Affinito “il Comune, al contrario, l’avrebbe incrementata di 4-5 milioni di euro, oltre all’indotto commerciale che si sarebbe creato nella zona attorno a quelle strutture. Col poliambulatorio, inoltre, c’era la possibilità di collocare un Cup per la prenotazioni, un posto di primo soccorso con ambulanza e creare un punto per i medici di base, quindi con un’assistenza sanitaria continua per tutta la giornata”.

Inevitabile, ad avviso di Affinito, che tale scelta sia dettata dalla volontà di favorire la cementificazione della zona: “E’ chiaro che vogliono che quell’area sia venduta a imprese di costruzione, quindi per far arricchire immobiliaristi. Il nostro piano regolatore vigente già prevede 500 nuovi alloggi (250 nella zona alle spalle della casa comunale, altri 150 nei dintorni dell’Europsin, altri vicino all’istituto tecnico Gallo). Quanto ancora si deve costruire a Carinaro? Vogliamo creare servizi o rendere il nostro territorio un dormitorio?”. “I cittadini – conclude il sindaco – ricordino tutto questo in campagna elettorale, ricordino chi ha detto no a 5 milioni di euro per creare servizi a favore della comunità allo scopo di tutelare gli interessi degli speculatori”. – continua sotto –

Sulla vicenda si è espresso anche l’ex vicesindaco Giuseppe Barbato: “Carinaro oggi ha vissuto una delle pagine più buie dal Dopoguerra ad oggi. Il voto negativo dei consiglieri di minoranza e degli indipendenti eletti con i voti della maggioranza ci fa capire chi vuole bene alla comunità e chi a se stesso. Oggi è stata fatta una scelta di interessi personali, si preferisce far realizzare case piuttosto che infrastrutture per la comunità. C’è chi vuol vendere il terreno a chissà quale imprenditore e chi voleva scuole e strutture sanitarie per i cittadini. C’è chi vuole valorizzare le tanto enfatizzate zone periferiche (solo in campagna elettorale) e chi veramente le vuole migliorare”. Barbato ritiene che il sindaco Affinito debba “spiegarlo ai cittadini nella pubblica piazza, dopo può anche rassegnare le dimissioni perché non ha più la maggioranza. Carinaro, i carinaresi non meritano tutto ciò”.

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