Carinaro (Caserta) – “Carinaro oggi ha vissuto una delle pagine più buie dal Dopoguerra ad oggi”. E’ il commento, amaro, dell’ex vicesindaco Giuseppe Barbato che interviene sulla vicenda della mancata approvazione in Consiglio comunale della variante urbanistica che avrebbe consentito l’intervento di risanamento dell’area ex depuratore di Carinaro, in via San Salvatore, per la realizzazione di un asilo nido, di una scuola elementare e di un poliambulatorio. – continua sotto –
Un’iniziativa sulla quale, nel corso della votazione la risicata maggioranza a sostegno del sindaco Nicola Affinito è andata sotto a causa dei “no” di tutta l’opposizione guidata dall’ex sindaca Annamaria Dell’Aprovitola e dei tre consiglieri indipendenti Stefano Masi, Rachele Barbato e Vittorio Buonanno, quest’ultimo di recente subentrato in Assise al posto del dimissionario Nicola Mauro Barbato.
“Il voto negativo dei consiglieri di minoranza e degli indipendenti eletti con i voti della maggioranza – sottolinea Barbato – ci fa capire chi vuole il bene della comunità e chi a se stesso. Oggi è stata fatta una scelta di interessi personali, si preferisce far realizzare case piuttosto che infrastrutture per la comunità. C’è chi vuol vendere il terreno a chissà quale imprenditore e chi voleva scuole e strutture sanitarie per i cittadini. C’è chi vuole valorizzare le tanto enfatizzate zone periferiche (solo in campagna elettorale) e chi veramente le vuole migliorare”.
Barbato ritiene che il sindaco Affinito debba “spiegarlo ai cittadini con un comizio nella pubblica piazza, dopo può anche rassegnare le dimissioni perché non ha più la maggioranza”. “Carinaro, i carinaresi – conclude l’ex vicesindaco – non meritano tutto ciò”. – continua sotto –
Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco Affinito che ha duramente accusato i consiglieri che hanno espresso parere contrario di voler “favorire gli interessi di chi vuole costruire appartamenti su quei 12mila metri quadrati”: leggi l’articolo, clicca qui