Caserta – Il 30 novembre, nella capiente Cappella dell’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, affollatissima come non mai, alla presenza del direttore generale Gaetano Gubitosa, si è tenuta la sentita e solenne celebrazione eucaristica in onore dei donatori di organi. La funzione religiosa è stata officiata dal vescovo di Caserta, Pietro Lagnese, con i concelebranti “Padri Camilliani”, Padre Giorgio e Padre Agostino, operanti nell’azienda ospedaliera casertana. – continua sotto –
“La donazione degli organi da parte di coloro che sono dichiarati clinicamente morti, volontà espressa in vita dagli stessi o da propri familiari – ha dichiarato il dottor Franco Martino, presidente dell’Aitf – Associazione Italiana Trapiantati di Organi – rappresenta davvero un atto d’amore e di grande solidarietà umana verso gli altri, che può essere compiuto soltanto da persone speciali, da gente illuminata che, votandosi al bene e alla generosità più autentica, hanno interpretato perfettamente la Parola del Vangelo”.
Profonda gratitudine verso chi ha permesso che da un fiore reciso un altro potesse rifiorire alla vita, è stata espressa anche dal vescovo Lagnese che, in una lunga e toccante omelia, ha sottolineato l’importanza della parola Dono, accostandola alla speranza di guarigione per i malati, pregando per chi ha ricevuto il trapianto e per chi è in lista d’attesa, facendo giungere ai fedeli il suo chiaro messaggio d’altruismo, di bontà e di amorevole condivisione, anche delle sofferenze.
L’importante funzione, organizzata dall’Aitf di Caserta, coadiuvata dal locale Coordinamento Prelievi Organi e Tessuti, diretto dalla dottoressa Patrizia Tidona, è stata vivificata dalla presenza di una rappresentanza di familiari dei donatori e tantissimi trapiantati. Grande è stata la commozione che si respirava nella sala nell’ascoltare, anche dopo la messa, le testimonianze di alcuni, come altrettanto emozionante è stata una lettera, manoscritta proprio dal dottor Martino, indirizzata al proprio sconosciuto donatore e letta pubblicamente a conclusione della celebrazione religiosa. – continua sotto –
Nel pieno rispetto di una tradizione consolidata, sono stati poi consegnati dei piccoli, simbolici doni al vescovo e ai prelati cappellani, a testimonianza della forte vicinanza che il sodalizio intende mantenere con la chiesa casertana. Un gagliardetto effigiante il fiore della vita è stato offerto alle altre personalità ospitate da parte del presidente organizzatore.
Il prezioso evento, che tradizionalmente si ripete da anni (interrotto solo in fase di pandemia), è stato ulteriormente impreziosito dalla partecipazione del dottor Gubitosa, nelle vesti di un attento padrone di casa; dalla straordinaria presenza del procuratore generale presso la Corte d’Appello del Distretto di Napoli, dottor Antonio Gialanella, del dirigente della Prefettura di Caserta, vice prefetto Lucia Chiara Buonocore, dell’assessore comunale Enzo Battarra, in rappresentanza del sindaco di Caserta, Carlo Marino, dell’avvocato Maurizio Del Rosso, consigliere, in rappresentanza del presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, del dottor Antonio Magno, dirigente dell’Upgsp della Questura di Caserta, del dottor Pasquale Vitale, dirigente dell’Ufficio sanitario provinciale, del dottor Enzo Del Giudice, del C.r.t. della Campania, del dottor Carlo Manzi, presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia, della presidente del Csv Asso.Vo.Ce., dottoressa Elena Pera, accompagnata dalla direttrice del centro, dottoressa Paola Piscitelli, e di una numerosa rappresentanza di personale medico e infermieristico del nosocomio casertano.
Purtroppo, alcuni stati febbrili del momento di altrettanti amici ed autorità non hanno consentito la loro partecipazione, ma il loro sostegno è stato testimoniato con messaggi di vicinanza e di solidarietà verso l’iniziativa. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA