Napoli, mostra “Luce e Sangue” al Museo del Tesoro di San Gennaro

di Redazione

Apre proprio il giorno dedicato alla celebrazione di San Gennaro, al prodigio definito ‘laico’ del sangue del Santo, il 16 dicembre, la mostra “Luce e Sangue” di Nicola Samorì, a cura di Demetrio Paparoni. Si tratta di due opere “site specific” di grandi dimensioni, realizzate proprio per esprimere la devozione a San Gennaro e al suo sangue, che si ispirano alla cultura barocca e ai capolavori su rame custoditi nella Cappella e nella Sacrestia del Tesoro di San Gennaro ad opera di Luca Giordano, Jusepe de Ribera, il Domenichino e Massimo Stanzione. – continua sotto –

Si tratta di lavori realizzati su grandi lastre di rame (180×141) propongono una rilettura contemporanea e una diversa fruizione delle opere classiche sollecitando nuove percezioni ed esperienze dei dipinti custoditi al Tesoro di San Gennaro. Il sangue è la chiave, il simbolo in cui si riassume il legame tra il santo e il suo popolo, quel sangue che muore come umano e rivive come divino. Le due opere sono intitolate Il Sangue dei Santi e si ispirano ai dipinti Santa Maria Egiziaca di Jusepe de Ribera (1641) e San Paolo eremita di Luca Giordano (1644), conservati rispettivamente al Museo del Prado di Madrid e al Virginia Museum of Fine Arts.

La mostra rientra negli intenti della Deputazione che da sempre ha il compito e la responsabilità di custodire le reliquie e il Tesoro di San Gennaro, e di continuare a promuovere ed innovare l’interesse per il culto del Santo Patrono. L’obiettivo è quello di aprire il Tesoro a diverse forme di arte che, nel rispetto della tradizione, rinnovi lo spirito di committenza e di legame tra la città di Napoli e il suo Santo. Il dialogo tra ciò che è stato ed il presente, si manifesta in interpretazioni nuove che aprono a confronti moderni su questioni antiche. In questo senso appare lineare il rapporto tra la ricerca dei lavori di Luca Giordano presenti in sacrestia, da poco restaurati, e quelli appositamente creati da Nicola Samorì, in cui gli obiettivi opposti di compiutezza del primo e di voluta incompiutezza del secondo, si riconciliano nelle tecniche e nei materiali, lasciando al pubblico l’interpretazione della vita dei santi e dei relativi messaggi di fede e valori.

L’esposizione “Luce e Sangue” di Nicola Samorì a Napoli al Tesoro di San Gennaro sarà visitabile fino al 15 gennaio 2024. In contemporanea a Siracusa, fino al 7 gennaio 2024 nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, si potrà ammirare l’omaggio dell’artista a Santa Lucia, un dipinto a olio su pietra di Trani in cui l’artista raffigura i tormenti inflitti alla santa dedicato al ritratto il Martirio di santa Lucia (1579) di Deodato Guinaccia. Un omaggio a un’altra Santa molto vicina al popolo. – continua sotto –

Alla presentazione erano presenti, oltre l’artista e al curatore, monsignor Vincenzo De Gregorio, Abate Prelato della Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, Eike Schmidt, storico dell’arte, direttore delle Gallerie degli Uffizi (che è stato nominato direttore del Tesoro e del bosco di Capodimonte), Riccardo Imperiali di Francavilla, deputato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, Francesca Ummarino, direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro, e Francesco Imperiali di Francavilla. IN ALTO IL VIDEO

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