Almeno dieci ribelli Houthi sono rimasti uccisi nel raid effettuato dalle forze armate statunitensi sulle loro imbarcazioni nel Mar Rosso meridionale. Lo hanno riferito fonti del porto yemenita di Hibeida. Ci sarebbero anche altri due feriti e quattro sopravvissuti. L’esercito americano aveva precedentemente affermato di aver distrutto diverse piccole imbarcazioni, con a bordo miliziani Houthi sostenuti dall’Iran dopo che i ribelli avevano attaccato una nave portacontainer. – continua sotto –
Per la prima volta gli Houthi pagano il prezzo della continua campagna di attacchi contro le navi che incrociano al largo dello Yemen. La Marina americana è intervenuta durante un tentativo di assalto a una portacontainer distruggendo tre piccole imbarcazioni utilizzate dai miliziani filoiraniani.
Quattro piccole imbarcazioni erano partite dalle aree controllate dagli Houthi per abbordare la Maersk Hangzhou, ma arrivate a pochi metri dalla nave, sono state prima respinte dalle guardie di sicurezza imbarcate e poi affondate dagli elicotteri partiti dalle vicine navi da guerra statunitensi, che avevano risposto a una richiesta di soccorso. Gli americani hanno fatto sapere di aver sparato “per legittima difesa”, dopo che dalle imbarcazioni dei ribelli erano partiti colpi di arma da fuoco contro gli elicotteri. Una quarta barca è riuscita a fuggire, riporta la Bbc.
Da novembre le forze Houthi hanno attaccato le navi nel Mar Rosso più di 100 volte con droni e missili. Il gruppo ribelle yemenita sostenuto dall’Iran aveva precedentemente affermato che i suoi attacchi erano diretti contro navi legate a Israele, in risposta alla guerra a Gaza. – continua sotto –
La nave attaccata, la Maersk Hangzhou, è registrata a Singapore ed è gestita e posseduta dalla danese Maersk, una delle più grandi compagnie di navigazione al mondo. La compagnia aveva ripreso a utilizzare la rotta solo pochi giorni fa, dopo che gli Stati Uniti e gli alleati avevano lanciato una missione per proteggere le navi nella zona.
Le quattro imbarcazioni Houthi hanno attaccato intorno alle 6:30 ora yemenita (4:30 in Italia) con mitragliatrici e armi leggere, arrivando a meno di 20 metri dalla portacontainer, sulla quale “hanno tentato di salire a bordo”. L’equipaggio della nave ha lanciato una chiamata di soccorso e una squadra di sicurezza ha risposto al fuoco.
Gli elicotteri della vicina portaerei USS Eisenhower e del cacciatorpediniere USS Gravely hanno risposto alla richiesta di aiuto e sono stati colpiti mentre “mentre avvertivano le piccole imbarcazioni” di allontanarsi. Gli elicotteri “hanno risposto al fuoco per legittima difesa, affondando tre delle quattro piccole imbarcazioni e uccidendo gli equipaggi”, ha fatto sapere Centcom, il comando che presiede alle operazioni. Nessun ferito tra il personale Usa e nessun danno alle attrezzature. – continua sotto –
Si è trattato del secondo attacco alla Maersk Hangzhou in 24 ore, dopo quello a colpi di missile sventato sabato, quando i cacciatorpediniere Gravely e Laboon hanno intercettato i missili antinave sono stati lanciati dalle aree controllate dagli Houthi.
L’aumento degli attacchi Houthi nel corso di diverse settimane ha portato molte compagnie di navigazione, tra cui Maersk, a deviare le loro navi dal Mar Rosso, viaggiando invece intorno al Corno d’Africa. Per raggiungere il Canale di Suez in Egitto le navi devono attraversare il piccolo stretto di Bab al-Mandab, appena al largo delle coste delle aree controllate dagli Houthi.