Napoli – “È necessario che si trovi una prospettiva per il futuro. L’unica prospettiva possibile è quella della creazione di due Stati distinti, e quindi di uno Stato palestino. Così si può dare una speranza al popolo palestinese e contemporaneamente allontanarlo dalle lusinghe del terrorismo che promette soluzioni ma offre solamente distruzione”. Ne è convinto Pasquale Terracciano, protagonista dell’evento organizzato dai club Rotary dal titolo “Far partire la diplomazia per fermare le guerre”, ospitato nelle scorse ore da Relais Palazzo Cappuccini a Napoli. – continua sotto –
Terracciano, già Ambasciatore Italiano a Madrid, Londra e Mosca, ha intrattenuto i convenuti dell’evento organizzato dal club Napoli Sud Ovest (presieduto da Peppe Ventrella) con la partecipazione del club Rotary Napoli Est (presieduto da Angelo Coviello) e del Club Rotary Napoli Ovest (presieduto da Vera Gallo) in un momento storico delicatissimo per la tenuta globale in cui perseguire la pace tra i popoli è sempre più difficile ma non per questo impossibile, soffermandosi sul ruolo che la diplomazia può giocare per fermare i conflitti nel mondo. Non solo Medio Oriente e Ucraina, ma uno sguardo a tutto tondo sugli oltre 50 conflitti che interessano il mondo, tenendo sempre il focus sulla necessità di una pace possibile, duratura e globale.
Del resto, la pace come obiettivo da perseguire con ogni strumento è uno degli obiettivi che caratterizza l’azione rotariana, e la divulgazione è uno di questi. Il presidente del Rotary Club Napoli Sud Ovest Peppe Ventrella snocciola i numeri di una crisi senza fine: “Sono poco oltre i 10mila i bambini morti in Palestina. Un numero spaventoso, a cui si vanno ad aggiungere tutti i piccoli che sono morti negli ultimi mesi in Ucraina e in ogni angolo del globo dove vi sono conflitti. Numeri allucinanti che ci portano a chiedere: chi paga davvero?”.
“Ripartiamo nel 2024 insistendo sulla necessità di conoscere e divulgare il bello come primo passo per fare del bene, per migliorare la vita di tutti” spiega il presidente del Rotary Club Napoli Est e coordinatore del Gruppo Partenopeo Angelo Coviello. “Vogliamo far sì che i nostri soci, già ambasciatori del messaggio di pace e solidarietà attiva intrinseco nella natura della missione rotariana, crescano per far sì che si facciano anche portatori nelle comunità del bello che ci circonda”. – continua sotto –
Sulla centralità della diplomazia si sofferma Vera Gallo, presidente club Rotary Napoli Ovest: “La diplomazia deve ripartire. Solo attraverso la diplomazia potremo avere una pace”.
L’incontro, riservato ai membri dei club Rotary e agli invitati, è stato un partecipato momento di riflessione sulla necessità di porre in essere azioni concrete che portino a risultati da troppo tempo attesi e al cessate il fuoco nei territori in cui l’escalation di violenza non sembra arrestarsi. Tanti i consoli che hanno preso parte alla conviviale.
Tra loro, Anna Ceppaluni, console onorario della Malesia a Napoli: “La diplomazia è l’unica strada che porti a soluzioni durature nel tempo che non siano mere illusioni. Per raggiungere la pace bisogna ascoltare tutti ed essere dalla parte di tutti”. – continua sotto –
Le fa eco Maurizio Di Stefano, console onorario del Cile a Napoli: “È un mondo di guerre, e in questo mondo di guerre il Rotary porta già di per sé per la sua natura di associazione un messaggio di pace. La presenza di noi consoli a questo evento va nel solco della diplomazia che in tempi di pace ha necessità di costruire la stessa lavorando nella maniera più compatta possibile”.
Hanno partecipato anche i consoli Pierfrancesco Valentini (Regno Unito), Maria Luisa Cusati (Portogallo), Valentina Mazza (Kazakistan), Francesca Giglio (Filippine), Jacopo Fronzoni (Slovenia), Marcella Testa (Indonesia), Antonio Paone (Mongolia).