Aversa, i “morosi” del Pd: il commissario Marino smentisce

di Redazione

Aversa (Caserta) – Nessuna “messa in mora” per gli iscritti indietro col pagamento delle quote nel circolo del Partito Democratico di Aversa, tra i quali, come riportato ieri da alcuni organi di stampa, figurano l’ex sindaco Alfonso Golia ed ex esponenti della sua amministrazione, oltre al deputato Stefano Graziano. – continua sotto –

A chiarirlo è il commissario cittadino Eugenio Marino che, in una nota, spiega: “Alcuni organi di stampa riportano la notizia delle erogazioni liberali al Pd Aversa parlando erroneamente di eletti ‘morosi’. In premessa, ritengo che chi prova a indebolire il partito e a delegittimarne la classe dirigente inviando alla stampa, in modo anonimo e strumentale, una nota interna, lo faccia per scopi o interessi personali che si paleseranno presto anche pubblicamente e fuori dal partito”.

“Il circolo del Pd di Aversa – continua Marino – negli ultimi tempi era in una condizione di assenza di formali organismi dirigenti e senza più un conto corrente intestato, che era stato chiuso. Per questi motivi, in assenza di accordi con gli altri livelli del partito su come e dove versare, le erogazioni liberali ad Aversa non si potevano fare, né c’era al circolo chi formalmente avesse la responsabilità di affrontare la questione. Ragion per cui alcune spese non sono state ancora pagate poiché sono esaurite le risorse di cassa derivanti dalle erogazioni precedentemente fatte dagli eletti, dalle quote di autotassazione volontaria dei militanti che frequentano quotidianamente il circolo e dal tesseramento. Com’è noto, il tesseramento è sospeso in tutta la provincia; di conseguenza la parte del finanziamento derivante dalle iscrizioni non è stata ancora versata alla sezione locale”.

Nelle riunioni tra novembre e oggi, il commissario, l’ex sindaco, gli assessori, i consiglieri e il parlamentare che si riconoscono nel partito “hanno cristallizzato la situazione finanziaria e concordato insieme, proprio nella sede del circolo cittadino, di pagare le spese arretrate con delle ulteriori erogazioni liberali e con l’autotassazione dei volontari. Come? “Seguendo un principio di equità – spiega ancora il commissario – che tenesse in conto anche i ruoli ricoperti nel tempo, applicando, in assenza di regolamenti territoriali, ciò che è normato a livello nazionale”. – continua sotto –

Non c’è, quindi, alcuna “messa in mora”, chiarisce Marino “ma militanti ed eletti che, in continuità col passato, contribuiscono, insieme al commissario, al sostegno del proprio circolo e che stanno ricostruendo in maniera trasparente e all’interno di una cornice valoriale chiara (locale, nazionale e internazionale) una azione politica e di rappresentanza in città e all’interno di regole che valgono a tutti i livelli del Partito Democratico. E per questo vanno ringraziati”.

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