Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura diretta da Maria Antonietta Troncone, nei confronti di un 43enne, originario dell’Albania e residente a Macerata Campania, indagato per i reati di rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni aggravate. – continua sotto –
L’indagato, in concorso con altri soggetti in via di identificazione, è ritenuto responsabile dell’efferata rapina in abitazione, commessa nel centro di Lusciano il 17 agosto 2023, in piazza Vittoria, durante la quale le vittime – Luciano Dell’Aversano Orabona, infermiere nel carcere napoletano di Secondigliano, 54 anni, coordinatore cittadino di Italia Viva, e la madre di 84 anni – furono minacciate, legate con una fune al termosifone e picchiate violentemente.
Intorno alle 3 Orabona fu svegliato da rumori sospetti, per poi essere aggredito da quattro uomini, col volto coperto da passamontagna e con pistole in pugno, che lo legarono ad un termosifone, prendendolo a calci e pugni per farlo collaborare, arrivando a mettergli la canna dell’arma in bocca. Dopo aver sottratto denaro e alcuni preziosi, del valore di circa 10mila euro, tre dei rapinatori, mentre uno sorvegliava la vittima, si introdussero anche nell’abitazione della madre dell’uomo, situata nello stesso cortile, e in un’altra abitazione confinante, dove non c’era nessuno in quel momento, portando via altri oggetti.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e delegate alla Squadra Mobile di Caserta, con il supporto di personale del Servizio Centrale Operativo di Roma, hanno consentito di identificare l’indagato, attraverso l’elaborata analisi e comparazione di elementi informativi, dati telematici e tracce biologiche rinvenute sul luogo del delitto. In esecuzione del provvedimento cautelare, il 43enne è stato associato nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.