Parete, la società del sindaco Pellegrino sarà parte civile nel processo su inchiesta Rione Terra di Pozzuoli

di Franco Terracciano

La società “Cultura e Natura”, di cui è amministratore delegato il sindaco di Parete (Caserta), Gino Pellegrino, che risultò prima classificata nel bando di gara per la gestione del lotto A del Rione Terra di Pozzuoli e poi esclusa, si costituirà parte civile nell’eventuale processo contro chi voleva mettere le mani sulla realizzazione di un grande complesso turistico-alberghiero sull’antica e suggestiva rocca puteolana. – continua sotto –

Lo ha annunciato pubblicamente lo stesso Pellegrino dopo l’inchiesta giudiziaria che ha portato, pochi giorni fa, alla custodia in carcere dell’ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, dell’ex dirigente Pd Nicola Oddati e dell’ex leader dell’Enit, Giorgio Palmucci.

Secondo le indagini, la società amministrata dal sindaco Pellegrino, dopo aver ottenuto il maggior punteggio, trovò l’ostracismo dell’ex sindaco Figliolia, che tentò di agevolare la ditta che arrivò seconda in graduatoria, la “Cytec srl” dell’imprenditore Salvatore Musella, anch’egli tra gli arrestati. L’assegnazione del primo lotto, però, non c’è mai stata, anzi la società “Cultura e Natura” fu addirittura soggetta a verifica dalla società “Deloitte”, incaricata dall’amministrazione Figliolia.

Una vicenda complessa che contribuisce a non dare ancora pace all’antico Rione Terra, sgombrato il 3 marzo 1970 a causa del bradisismo. L’attuale amministrazione di Pozzuoli, capitanata dal sindaco Luigi Manzoni, ha deciso di tagliare la testa al toro e di annullare il bando per la gestione del Rione Terra che, adesso, aspetta tempi migliori per una completa rinascita dopo che il suo restyling è già costato 300 milioni di euro.

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