Avrebbe provocato l’inquinamento delle false acquifere la società “Superplastik”, sequestrata dai carabinieri del gruppo Tutela Ambientale di Napoli che ha notificato ai responsabili della ditta un decreto emesso dal gip su richiesta della procura di Torre Annunziata (Napoli). I reati contestati dagli inquirenti sono inquinamento ambientale e scarico abusivo di reflui industriali. – continua sotto –
Dagli accertamenti del Noe, che si è avvalso della collaborazione dell’Arpac, è emerso che i reflui finivano in due pozzi determinando un accumulo tossico nel sottosuolo dove si riversavano elevate concentrazioni di idrocarburi pesanti che confluivano nei fiume Sarno e poi anche in mare. Al titolare della ditta erano già state notificate delle prescrizioni frutto di controlli dai quali erano emerse violazioni ambientali.
Le indagini dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso finalizzate a tutelare l’ambiente si sono esplicate finora in ben 298 controlli, 158 dei quali consentito di fare luce su importanti irregolarità e sono stati notificati ben 46 sequestri che hanno riguardato aziende e impianti produttivi. Le sanzioni amministrative comminate sono state finora 29, 171 i denunciati e due gli arrestati.
Gli accertamenti, che si sono concentrati sull’intero bacino idrografico del fiume Sarno, hanno visto anche la collaborazione delle procure di Avellino e Nocera Inferiore portando così i controlli a 535 (279 dei quali con esiti di irregolarità), i sequestri a 90, a 84 le sanzioni amministrative e a 312 le denunce. Sette le persone arrestate perché accusate di una pluralità di reati ambientali.