E’ stato un 26enne casertano, Nicola Ricciardelli, a scongiurare gravi conseguenze per il folle gesto compiuto da tre giovani a Milano che, nella notte fra il 3 e 4 gennaio, intorno alle 2.30, stavano tendendo un grosso filo d’acciaio da una parte all’altra di viale Toscana. Dopo averli richiamati, mettendoli in fuga, ha allertato subito i carabinieri. – continua sotto –
In quello stesso momento un’auto sopraggiungeva, prendeva in pieno il cavo e si fermava pochi metri dopo, subendo danni al parabrezza e al tetto, ma fortunatamente il conducente rimaneva illeso. I tre balordi, ancora nelle vicinanze, se la ridevano e dicevano “Senti che botto”, per poi allontanarsi. Giunti sul posto in pochi minuti, i militari hanno bloccato la circolazione e rimosso il cavo che poteva rivelarsi una trappola mortale per automobilisti, motociclisti e ciclisti.
Figlio del direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Asl Caserta, Giancarlo Ricciardelli, e della professoressa Imma Golino, Nicola è residente da tempo a Milano, lavorando come consulente finanziario. Quella notte era appena rientrato a casa e ha notato la scena. Senza il suo intervento poteva accadere una tragedia.
Intanto, i carabinieri hanno arrestato, bloccandolo nell’immediatezza dei fatti, uno dei responsabili, Alex Baiocco, 24 anni, ristretto in carcere. I suoi due complici, fuggiti in sella ad uno scooter, sono in corso di identificazione. “Ho fatto una ca…ta perché mi annoiavo”, ha detto Baiocco agli investigatori, fornendo loro i profili Instagram e i nomi dei complici. Look dark, tendente all’emo, Baiocco ha precedenti per furto, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e ricettazione e una segnalazione per consumo di stupefacenti. La sua grande passione è la musica, in particolare la tastiera. Il 24enne, durante l’interrogatorio, ha risposto a tutte le domande del giudice.