Figurano i vertici dei clan Mazzarella ed esponenti apicali delle famiglie malavitose Buonerba e Cardarelli tra gli indagati arrestati all’alba a Napoli, a Forcella e nelle cosiddette “Case Nuove” nell’ambito di un’operazione anticamorra della Polizia di Stato scattata all’alba. – continua sotto –
L’indagine è partita nell’aprile 2023 dopo la denuncia di un imprenditore edile vittima di reiterate aggressioni a scopo estorsivo.
Su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, che ha coordinato le indagini, il gip ha emesso oltre una decina di misure cautelari. Gli uomini della Squadra Mobile (coordinata dal neo dirigente superiore Alfredo Fabbrocini) e dei Commissariati di Polizia di Poggioreale e Vicaria-Mercato hanno notificato i provvedimenti cautelari nei confronti di numerosi soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, di tentata estorsione e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso. 13, complessivamente, gli arresti: dieci in carcere e tre ai domiciliari.
Tra i destinatari delle misure cautelari anche il fratello di uno dei killer di Emanuele Sibillo, il baby boss a capo della “paranza dei bambini”, ucciso in un agguato il 2 luglio 2015, all’età di 20 anni) e Luciano Barattolo, 31 anni, ritenuto il reggente del clan Mazzarella, finito in carcere insieme ad Antonio Bonavolta, 36 anni, Pasquale Buonerba, 25, Vincenzo Caldarelli, 44, Pasquale Casaburro, 49, Salvatore Di Caprio, 40, Emanuele Di Clemente, 36, Rosario Ciro Mazio, 19, Cristian Nunziata, 27, e Luigi Pandolfo, 30. Domiciliari per Lucia Basile, 36 anni, Roberta Fallace, 28, e Massimo Damiano, 31.