Il 1 marzo apre al pubblico l’ala nord ovest del Palazzo reale della Reggia di Caserta. Dopo circa un secolo, 3000 metri quadrati di superficie tornano ad essere luogo di lettura della realizzazione vanvitelliana. – continua sotto –
L’istituto del Ministero della Cultura, in attuazione del piano commissariale e a conclusione degli interventi realizzati con i fondi Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020 grazie alla collaborazione del Servizio V del Segretariato generale del MiC, ha recuperato gli ambienti della Gran Galleria restituiti dalla Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare e destinati all’importante funzione di spazio per esposizioni temporanee.
Un lungo e accurato lavoro di indagine per la rilettura e il recupero delle visuali e prospettive volute dal Maestro che concepì la Reggia di Caserta e che viene consegnato al pubblico a suggello dell’anno delle Celebrazioni vanvitelliane.
La Reggia di Caserta, nel rendere omaggio a colui che ne ideò la meraviglia, potenzia e differenzia l’offerta culturale ed estende il circuito di fruizione. L’ala ovest del Palazzo Reale, adeguatamente rifunzionalizzata, diventa area museale: al piano terra verranno ospitate attività educative, una sala conferenze e il nuovo bookshop; al secondo piano, nei numerosi ambienti della Gran Galleria, sale e vani di servizio per esposizioni temporanee. – continua sotto –
Per l’occasione il Museo ha scelto di dedicare l’inaugurazione dei neonati spazi alla prospettiva dell’opera dell’architetto con una mostra fotografica: “Visioni” di Luciano D’Inverno e Luciano Romano. Dal 1° marzo al 15 luglio ci sarà l’esposizione dei loro progetti “Attraversamenti” e “Genius et Loci – La drammaturgia dello sguardo”.
La Reggia di Caserta è tra i vincitori della seconda edizione di Strategia Fotografia, bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la selezione di proposte di acquisizione, produzione, conservazione, valorizzazione della fotografia e del patrimonio fotografico italiano. Le due campagne fotografiche sono state realizzate da Luciano D’Inverno e Luciano Romano. Filo rosso proprio Luigi Vanvitelli e la sua opera, tra architettura e paesaggio.
Gli scatti, selezionati dal Museo, sono confluiti in un’unica esposizione, curata da Gabriella Ibello, pensata come un ipertesto e un metatesto che raccontano l’opera, il genio creativo e l’ingegno illuminato dell’architetto. Con “Attraversamenti”, Luciano D’Inverno riscrive per immagini la storia di una visione che, con la sua potenza, rese possibile la grandiosa opera di architettura e ingegneria idraulica dell’Acquedotto Carolino, ripercorrendo con le sue foto i passi di Vanvitelli e seguendo la via dell’acqua. Luciano Romano, con “Genius et Loci. La drammaturgia dello sguardo”, intende rendere omaggio al contributo fondamentale fornito dal maestro all’evoluzione della cultura architettonica moderna, mostrando attraverso la sua fotografia tutta la bellezza dell’opera vanvitelliana nei diversi luoghi d’Italia. Allestimenti a cura di Opera Laboratori. Gli scatti entreranno a far parte della collezione del Museo, consentendo l’incremento del patrimonio e l’aggiornamento dell’archivio fotografico dell’Istituto. La Reggia di Caserta intende promuovere lo sviluppo e la conoscenza anche di questo linguaggio universale dell’arte, strumento di comunicazione e di narrazione. – continua sotto –
L’1 e 2 marzo, inoltre, si terrà l’appuntamento conclusivo delle Celebrazioni vanvitelliane. Due giorni di studio e approfondimento del “Cantiere dei cantieri”, nella nuova sala conferenze dell’ala ovest del Palazzo reale, con un fitto programma di interventi di ricercatori e studiosi sull’opera magna di Luigi Vanvitelli.
Il 29 febbraio, alle ore 12, presentazione alla stampa e alle istituzioni dell’intero progetto e del nuovo Centro di documentazione “Luigi Vanvitelli”, piattaforma digitale che raccoglie documenti e testimonianze della vita e dell’opera del Maestro. Il 29 febbraio, alle ore 17, inaugurazione e vernissage della mostra su invito. Dal 1 marzo la mostra sarà aperta al pubblico.