I finanzieri del comando provinciale di Padova hanno intensificato le attività di polizia ambientale svolte nella bassa padovana, grazie alle quali è stata individuata un’area di oltre 13 mila metri quadri sulla quale erano depositati rifiuti stimati in 70 tonnellate e classificati, sulla base di una prima analisi visiva, come speciali pericolosi e non pericolosi. – continua sotto –
L’intervento eseguito dalla Compagnia di Este trae origine da una capillare attività di controllo economico del territorio di competenza; la zona interessata è collocata nei pressi di un canale di irrigazione che confluisce nel canale Gorzone ed è attiguo ad alcuni terreni agricoli e alle relative colture.
In particolare, è stata riscontrata la presenza di rifiuti derivanti, in ipotesi investigativa, dalla demolizione di manufatti del tipo eternit e altri detriti edili, serbatoi in metallo, bombole del gas, elettrodomestici, pneumatici, tubazioni, plastiche, oli esausti e vernici, materiale ferroso e di legno, rottami di automezzi quali furgoni e camion, di semirimorchi e casse mobili, di motori e altre parti di autoveicoli, nonché di un’imbarcazione da diporto lunga 12 metri circa.
I preliminari riscontri sono stati svolti anche mediante la consultazione del Catasto Nazionale dei Rifiuti, gestito dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), e le prime investigazioni sono dirette a verificare l’utilizzo del sito in violazione della normativa ambientale in relazione all’illecito stoccaggio e deposito di rifiuti. – continua sotto –
Le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro probatorio l’area, chiedendo la convalida alla Procura di Rovigo e denunciando i proprietari dei terreni per il reato, in ipotesi accusatoria, di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata. La Procura, intanto, ha convalidato il sequestro e ha avviato indagini. IN ALTO IL VIDEO