Aversa (Caserta) – Virginia Musto era una ragazza di 21 anni, amava la danza e amava la vita: ieri sera (4 febbraio), a sette anni esatti dalla sua scomparsa in un incidente stradale in quel tragico 4 febbraio del 2017, tantissimi amici a ricordarla nel salone della nostra Caritas, in occasione dell’evento “La voce della Memoria”, organizzato dall’associazione “Virginia Vita”, in partnership con Caritas Diocesana di Aversa, Centro Danza Diana, Opera San Leonardo e poi Telecapri come media partner. – continua sotto –
I genitori di Virginia, Paolo e Annamaria, hanno fondato un’associazione che porta il nome della figlia, ma accanto al nome hanno accostato una parola, bella quanto pesante come un macigno in una situazione come questa: l’associazione si chiama “Virginia Vita”, la vita che a Virginia non è stato possibile continuare a tracciare, ma che fino all’ultimo ha vissuto con pienezza e gioia.
Domenica sera Virginia è tornata ad essere in mezzo agli altri nei passi di danza degli allievi del Centro Danza “Diana”, nella voce di Carla Andreozzi, nella musica di Paolo Laiso, Niccolò Laiso e Palmira Martino e nella poesia di Aldo Forchia.
E grazie all’associazione “Virginia Vita” anche quest’anno si terrà il Premio Internazionale di Danza Città di Aversa “Virginia Musto”, con finalissima ad Aversa il 22 giugno prossimo, rivolto ai giovani e giovanissimi talenti della danza d’Italia e d’Europa. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA