Aversa (Caserta) – Si terrà mercoledì 6 marzo, alle ore 11, nell’aula magna del Dipartimento di Ingegneria di Aversa, la tavola rotonda “Prospettive per uno sviluppo umano e artificiale” sugli sviluppi tecnici e morali dell’Intelligenza Artificiale, possibilità comuni per vivere e lavorare. L’incontro è frutto della collaborazione tra l’Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro della Diocesi di Aversa, il Dipartimento di Ingegneria, la Consulta della Pastorale Universitaria, l’Associazione studentesca “Siamo Studenti” e «Guitmondo. Rivista di campi e metodi». – continua sotto –
«L’Intelligenza Artificiale – esordì Papa Francesco nel novembre 2020 – è alla base del cambiamento di epoca che stiamo vivendo. La robotica può rendere possibile un mondo migliore ma solo se è unita al bene comune, perché, se il progresso tecnologico aumenta le diseguaglianze, non è un progresso reale. I progressi futuri devono essere orientati al rispetto della dignità della persona e del Creato. Preghiamo affinché il progresso della robotica e dell’intelligenza artificiale sia sempre al servizio dell’essere umano».
lla ricerca di questi interrogativi, alla tavola rotonda del 6 marzo ad Aversa siederanno rappresentanti di diverse aree scientifico-disciplinari: Beniamino Di Martino e Massimiliano Rak in rappresentanza delle diverse aree dell’Ingegneria dell’Industria e dell’Informazione dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, don Luca Peyron dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per le discipline della Teologia e delle Scienze morali; Diego Matricano del Dipartimento di Economia di Capua per le Scienze economiche e statistiche.
I lavori si apriranno con i saluti del direttore del Dipartimento di Ingegneria Alessandro Mandolini e del vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, e l’introduzione di Antonio Viviani, decano dell’area dell’Ingegneria Aerospaziale e componente del Comitato scientifico della Rivista “Guitmondo”. A coordinare la tavola rotonda sarà il vicedirettore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro Angelo Cirillo.