Bypass gastrico, sui casi dei casertani Iannotta e Di Vilio giudice chiama in causa la clinica per risarcimento danni

di Redazione

Dopo la prima fase dell’udienza preliminare nei confronti del chirurgo bariatrico Stefano Cristiano, dinanzi al gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Daniela Vecchiarelli, tenutasi il 12 gennaio scorso, arriva la notizia che il giudice ha accolto la richiesta dei legali di parte civile, avvocati Crisileo, e ha autorizzato la chiamata in causa della Clinica Villa del Sole di Caserta quale responsabile civile per il risarcimento dei danni ad Angela Iannotta e ai familiari del defunto Francesco Di Vilio. – continua sotto –

Entrambi di Santa Maria Capua Vetere, i due pazienti furono colpiti da setticemia dopo essere stati sottoposti ad un intervento di chirurgia bariatrica (bypass gastrico) nella clinica casertana, ad opera del dottor Stefano Cristiano. Di Vilio, 69 anni, morì il primo gennaio 2022 al Cardarelli di Napoli, dove era stato trasferito in gravi condizioni, mentre la 29enne Angela Iannotta sopravvisse ma subì gravi ripercussioni psico-fisiche dopo oltre sei mesi di ricovero, tra gennaio e fine giugno 2022, negli ospedali di Caserta e al Policlinico di Napoli, e tre operazioni salvavita, l’ultima nel presidio napoletano il 13 giugno 2022, dove la operò uno dei luminari della chirurgia italiana, Franco Corcione.

La prossima udienza preliminare per la costituzione in giudizio della clinica è prevista per il 5 aprile prossimo. La richiesta di rinvio a giudizio reca la firma del procuratore capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Pierpaolo Bruni, e del pubblico ministero delegato, Valentina Santoro. All’udienza scorsa c’è stata la costituzione di parte civile di Angela Iannotta (con l’avvocato Raffaele Gaetano Crisileo) e dei familiari del defunto Francesco Di Vilio (con l’avvocato Gaetano Crisileo) e poi quella dell’Associazione “Codici Salute” con l’avvocato Ivano Giacomelli.

La novità è rappresentata dall’ammissione del giudice della chiamata in giudizio –  come responsabile civile – della Clinica Villa del Sole nella persona del direttore sanitario della struttura, dottor Nicolino Rosato, e del suo legale rappresentante, dottor Americo Porfidia, da parte degli avvocati Crisileo secondo i quali è la clinica a dover risarcire i danni a Iannotta e agli eredi Di Vilio per le accuse contestate al dottor Cristiano nel caso venisse condannato. Le accuse mosse al sanitario sono quella di lesioni colpose gravissime e di falso ai danni di Iannotta e di omicidio colposo per il decesso di Di Vilio.

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