E’ partita la scorsa settimana, con la prima lettera inviata ad un istituto di credito, la campagna di Federconsumatori Benevento relativa all’Euribor manipolato da alcune grandi banche europee nel periodo 2005-2008. – continua sotto –
Con sentenze del 2013 e 2016 l’Antitrust europea ha comminato 1,53 miliardi di sanzioni alle banche, ritenendo i tassi applicati in quegli anni oggetto di un accordo manipolativo della concorrenza.
Pur non essendo le banche italiane direttamente coinvolte dalle sanzioni, gli effetti di quegli accordi hanno pesato anche su mutui e prestiti nel nostro Paese ed è in questo senso che l’ordinanza della Corte di Cassazione del 13 dicembre 2023 ha aperto le porte alla possibile restituzione ai clienti delle banche o delle società finanziarie di una parte degli interessi su mutui, finanziamenti e leasing indicizzati al tasso Euribor attivi tra il 2005 e il 2008.
Secondo la Corte, infatti, il tasso del finanziamento definito sulla base dell’Euribor manipolato è nullo anche se la banca che ha concesso il mutuo non ha partecipato all’intesa restrittiva della concorrenza. Sono quindi coinvolti potenzialmente non solo i consumatori che hanno sottoscritto contratti tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 ma anche tutti quelli che erano già titolari di mutui a tasso variabile, finanziamenti e leasing. Secondo alcune interpretazioni anche i titolari di finanziamento a tasso fisso, successivi al 2005, potrebbero essere interessati ad azioni risarcitorie. – continua sotto –
Anche a Benevento, così come in tutta la Campania, la Federconsumatori ha avviato la sua campagna a tutela dei potenziali coinvolti. Il numero è “impressionante”, spiega il presidente di Federconsumatori Benevento, Antonio Barletta. Secondo l’associazione dei consumatori sannita, a fine 2023 erano circa 30mila le famiglie beneventane con un finanziamento aperto per l’acquisto di immobili, con le sole banche, con un volume di finanziamenti enormi. A questi si aggiungono le imprese, piccole e grandi.
Tutto facile quindi per i risarcimenti? Purtroppo no. Nonostante la rilevante sentenza della Cassazione è necessario che si chiariscano diversi aspetti. Tra questi le modalità di calcolo dei differenziali che si sono ingenerati. Come sempre Federconsumatori auspica un percorso di dialogo con banche e finanziarie, per ricercare soluzioni ed evitare vertenze legali, ma è evidente che in assenza di questa disponibilità i consumatori dovranno esaminare con attenzione i costi da sostenere, rispetto alla cifra della quale si richiede la restituzione.
Allo stesso tempo, però, “questa è una occasione da non perdere”, commenta Barletta, spiegando: “Le cifre in questione sono tutto meno che simboliche, e in questa fase le Banche italiane inanellano record su record, con risultati economici sempre più straordinari. Questo mentre, per effetto della crescita dei tassi, le rate sono aumentate a dismisura, e con loro le sofferenze e le difficoltà ad onorare gli obblighi assunti da parte delle famiglie”. – continua sotto –
“Federconsumatori Benevento – continua Barletta – affronta questa fase con serietà e realismo, senza nascondere le difficoltà ai consumatori, ma segnalando la necessità di iniziare, come accaduto per altre vicende, un lavoro di pressione nei confronti del sistema bancario. La nostra iniziativa in questa fase si concentra nella valutazione sull’entità del possibile risarcimento, e nell’invio agli istituti bancari e finanziari di un reclamo con il quale si chiede anche il ricalcolo delle rate comprese tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008. Un reclamo che ha l’importante effetto di interrompere la prescrizione decennale”.
In provincia di Benevento sono 5 gli sportelli Federconsumatori attivi nella campagna Euribor: Benevento – Montesarchio – Morcone – Foglianise – Telese. Informazioni e appuntamenti al numero 3393740606.
Riepilogando, ecco le condizioni essenziali per chi volesse iniziare il percorso verso i risarcimenti: il mutuo, finanziamento o leasing deve essere indicizzato al tasso Euribor; il mutuo, finanziamento o leasing a tasso variabile deve essere stato acceso prima o durante il periodo indicato (29 settembre 2005/30 maggio 2008); non devono essere trascorsi più di 10 anni dal pagamento dell’ultima rata.