È morto all’età di 61 anni Nicola Barbato, il poliziotto originario di Gricignano e residente tra Carinaro e Teverola, medaglia d’oro al valor civile. – continua sotto –
Dopo la camera ardente allestita oggi, venerdì 9 marzo, dalle ore 11, nella casa funeraria di Teverola, in via Fratte, le esequie saranno celebrate, sempre a Teverola, domenica 10 marzo, alle 16, nella parrocchia di San Giovanni Evangelista.
Il 25 settembre 2015 Nicola Barbato era in servizio antiracket, in borghese, in via Leopoardi, nel quartiere Fuorigrotta di Napoli. Insieme ad un collega stava presidiando un negozio di giocattoli. Per non destare sospetti, i due agenti indossavano le divise dell’esercizio commerciale. All’improvviso un giovane aprì lo sportello e fece fuoco contro l’agente, ferendolo gravemente. Si trattava di Raffaele Rende, 28 anni, napoletano, arrestato il giorno dopo e successivamente condannato a 14 anni di reclusione in primo grado con rito abbreviato.
Barbato rimase tra la vita e la morte per molti giorni, ma si salvò, restando purtroppo costretto ad una sedia a rotelle. Un filo spezzato che, però, è stato idealmente ripreso dai figli di Barbato, Giovanna e Luigi, che hanno frequentato il corso e giurato, nei giorni scorsi, fedeltà alla Repubblica insieme ad altri figli vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata che hanno storie simili alle spalle.