Aversa (Caserta) – Donne, autrici di civiltà. In occasione della giornata internazionale della donna, nello spazio condiviso dalla libreria sociale “Il Dono”, nella Biblioteca Comunale di Aversa, il Centro Culturale “Hannah Arendt” ha curato la lettura scenica del racconto “La presentazione” nel quale Virginia Woolf mette in scena il senso radicale e profondo della differenza femminile, tema che le sarà sempre caro e che svilupperà nei romanzi e nei saggi. – continua sotto –
Profonda e appassionante la lettura di Maria Rosaria Truppo, artista di grande talento del teatro “Nostos” e studiosa sensibile di Virginia Woolf. Nel racconto Lily Everitt, una giovane donna bella e intelligente, orgogliosa del saggio brillante appena scritto, va alla sua prima festa. Si sente smarrita e a disagio, vorrebbe sottrarsi alle conversazioni, dentro di sé ha un altro mondo, fatto di amore per la natura e per la poesia. Si sente “scagliata in un gorgo nel quale soccomberà o si salverà, un gorgo fatto di un milione di cose”.
Una delle cose è “essere una donna…fragile e bella creatura…creatura limitata e circoscritta…a lei non spettava dominare, o asserire, bensì piuttosto arieggiare e abbellire quella vita ordinata dove tutto era già stato fatto: alte torri, campane solenni, appartamenti…chiese, parlamenti”. Lily è affascinata dalla civiltà degli uomini, non vuole permettere che “quel dubbio di qualcosa di diverso avesse presa su di lei…la trascinasse fuori nella solitudine”.
Ma quando vede l’uomo al quale era stata presentata mentre uccide una mosca, «non avrebbe fatto caso a quanto era insolente e arrogante con lei, se solo non fosse stato brutale con le mosche…di fronte a quel gesto lei non poteva nascondersi la verità…pensò con orrore alle torri e alla civiltà…no, non ci sono santuari né farfalle, in questo mondo, e questa civiltà…dipende da me…”. L’orizzonte della politica delle donne era, ed è tuttora, un cambio di civiltà.