Aversa, convegno su “Donne & Sport” del Soroptimist Club: il 9 marzo al Seminario Vescovile

di Redazione

Aversa (Caserta)“Donne & Sport”. E’ il convegno organizzato dal Soroptimist Club di Aversa che si terrà ad Aversa sabato 9 marzo, alle ore 17.30, nell’Aula Magna del Seminario Vescovile, in piazza Normanna. Dopo i saluti del vescovo della Diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, ci saranno gli interventi di Adriana Macchi, presidente nazionale Soroptimist, e di Josefa Idem, olimpionica di canoa, e le relazioni di Emilia Taglialatela, docente all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e di Pasquale D’Aniello, allenatore aversano della nazionale italiana di pallavolo femminile under 17. – continua sotto –

Nel corso del convegno sarà presentata la “Carta Etica per lo Sport Femminile” e consegnata al commissario prefettizio Gerardina Basilicata. Seguiranno le testimonianze di atlete che racconteranno la loro esperienza: Emilia Romano dell’Asd Podistica Normanna, Maria Rosaria Basile dello Sporting Zodiaco Hub ed Ewa Borowa della Scherma Giannone Caserta. Le atlete saranno presentate da Marisa Guida, Enza Pisano e Mariapina Velardi del Soroptimist Club Aversa.

“Soroptimist International è un’organizzazione mondiale su base volontaria di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani. È voce per le donne che si esprime attraverso la presa di coscienza (awareness), il sostegno (advocacy) e l’azione (action)”, dichiara Annamaria Tamburrino, presidente del Club di Aversa (nella foto).

“Obiettivo di Donne & Sport è la parità tra donne e uomini. Principio fondamentale che necessita di trovare applicazione anche in ambito sportivo. È un progetto nazionale che abbiamo immediatamente adottato nel nostro Club. È quanto mai urgente e necessario affrontare i temi legati alla parità di trattamento di uomini e donne, al contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni, alla prevenzione della violenza con un approccio inclusivo che consideri anche le disabilità”, la presidente. – continua sotto –

“Incontrarsi per riflettere e discutere insieme ha un particolare valore sociale. Sia sotto il profilo della consapevolezza che della formazione. In questo contesto la Carta Etica per lo sport femminile ha una particolare importanza. Già diverse le amministrazioni comunali che l’hanno adottata, come Padova, Torino, Bologna.  L’impegno è di sviluppare politiche e azioni di valorizzazione della pratica sportiva in linea con l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne. Insieme possiamo fare la differenza”, conclude Tamburrino.

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