Puc Gricignano, arriva nulla osta Genio Civile. Santagata: “Approviamo il piano in Consiglio”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Con l’arrivo del nulla osta del Genio Civile, si conclude l’iter di raccolta dei pareri degli enti sovraordinati per il nuovo Piano urbanistico comunale del Comune di Gricignano. – continua sotto –  

E ora, a due mesi dalle elezioni amministrative, il sindaco Vincenzo Santagata vuole tentare l’approvazione definitiva in Consiglio comunale. Ciò nonostante i problemi interni che stanno investendo la sua maggioranza, come il passaggio all’opposizione della consigliera Filomena Iuliano e le dimissioni dalla giunta dell’assessora Marilena Fusco, senza contare altri presunti “malpancisti”. Problemi che, uniti ai seri dubbi da tempo manifestati dall’opposizione rispetto al Puc, potrebbero determinare la mancanza di numeri necessari per approvare il piano in Assise.

“E’ chiaro che, vista la situazione attuale, occorre fare un ragionamento con tutte le forze politiche presenti in Consiglio e verificare se è il caso di portarlo ora all’approvazione oppure lasciare ogni decisione alla prossima amministrazione”, dichiara Santagata a Pupia.Tv. Alla domanda sul rischio di andare sotto nella votazione in Consiglio, il primo cittadino risponde: “Il Puc riguarda l’intera comunità, pertanto è un atto trasversale che va al di là di schieramenti e colori politici. Se poi qualcuno non intende approvarlo dovrà ovviamente dare spiegazioni ai cittadini che lo attendono da anni”.

Prescrizioni Provincia – Per quanto riguarda, poi, le 29 prescrizioni avanzate dalla Provincia di Caserta, che comunque ha dichiarato il piano coerente, il sindaco fa sapere che “gli uffici preposti stanno lavorando per approvarle tutte o in parte, verificando se ci siano le condizioni”. – continua sotto –  

I casi Fusco e Iuliano – Sulle deleghe rimesse da Fusco e Iuliano, invece, si limita a commentare: “Fusco ha motivato la decisione per impegni personali, già ne avevamo parlato e sapevo che prima o poi avrebbe dovuto lasciare l’incarico. Non comprendo, piuttosto, le motivazioni della consigliera Iuliano che parla di ‘mancanza di fiducia e coerenza’, credo da parte mia anche se non lo specifica, solo a due mesi dal termine della consiliatura”.

Nuova chiesa – Mentre sul rinvio, avvenuto nell’ultima seduta consiliare, dell’approvazione del progetto sulla nuova chiesa nel Rione Campotonico, Santagata annuncia che “domani (28 marzo per chi legge, ndr.) ci riuniremo per organizzarci e convocare quanto prima il Consiglio, invitando anche il vescovo”.

Indagine sul Puc – Tornando all’iter di approvazione del Puc, si può dire che sia stato alquanto travagliato. Adottato dalla giunta nel luglio 2021, due anni dopo, nel giugno 2023, fu sequestrato dai carabinieri, su ordine della Procura di Napoli Nord, nell’ambito di un’indagine che qualche settimana dopo portò alla notifica di un avviso di indagine al sindaco e a tre degli assessori che nel 2021 erano presenti alla seduta con cui fu approvato il provvedimento: Giuseppe Diretto, attuale vicesindaco, Filomena Iuliano e Andrea Barbato, questi ultimi oggi consiglieri. L’ipotesi di reato formulata è quella di abuso d’ufficio, legato alla violazione dell’articolo 78 del Tuel – Testo Unico degli Enti locali che prevede gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. “Siamo convinti di aver operato nel pieno rispetto della normativa e fiduciosi su un esito positivo delle indagini in tal senso”, aveva dichiarato Santagata in quell’occasione. Indagine che, finora, non ha visto alcuna notifica di avviso di conclusione. – continua sotto –  

Ricorso al Tar – Si è anche registrato un ricorso al Tar del Comitato “Aria Pulita” e da alcuni proprietari di fondi con cui si chiedeva l’annullamento della delibera di adozione del Puc per presunti conflitti d’interesse sulla proprietà dei suoli – riconducibili, secondo i ricorrenti, ad amministratori in carica – e altre anomalie. Ricorso dichiarato, però, inammissibile dai giudici amministrativi, per i quali è emersa una “disomogeneità” delle posizioni in giudizio (interesse alla tutela dell’ambiente da parte del comitato; tutela e valorizzazione della proprietà individuale da parte dei singoli ricorrenti) che si è riverberata sull’intero ricorso e ha fatto emergere “posizioni legittimanti differenziate” e “la non identità delle motivazioni formulate”.

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