“Ho dato mandato agli uffici regionali di sporgere querela per diffamazione nei confronti del ministro Fitto e di alcuni organi di stampa, per le affermazioni false e calunniose diffuse ieri in merito alla vicenda dei Fondi Coesione”. Così in una nota il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. – continua sotto –
“Il ministro – dopo un oltre un anno e mezzo di tempo perso fra verifiche, controverifiche, richieste di chiarimenti, richieste di integrazioni, richieste di precisazioni pretestuose, immotivate ed arbitrarie – non avendo più nessun argomento con cui giustificare la sua clamorosa inconcludenza ed il suo ostruzionismo, ha adottato la strategia della confusione, della falsificazione, dei pretesti infiniti”, spiega De Luca.
“Non è il caso di sottrarre più tempo al nostro lavoro. Non avendo il ministro mai avuto il coraggio di misurarsi in un confronto pubblico, non c’è altro da fare che rivolgersi alla magistratura, in attesa che il ministro stesso dia attuazione alla sentenza del Tribunale Amministrativo della Campania, che gli ha assegnato 45 giorni di tempo per concludere l’accordo di coesione con la Regione. Tutto il resto è fumo”, conclude.
La polemica nasce dalla lettera inviata ieri dal ministro Raffaele Fitto ai sindaci campani sulla programmazione dei fondi nazionali della politica di coesione, in risposta anche alla manifestazione tenuta lo scorso 16 febbraio a Roma. “L’erogazione delle risorse non poteva avvenire senza la previa acquisizione della lista completa degli interventi”, ga affermato Fitto, spiegando di aver chiesto i documenti, arrivati solo ieri: “La Regione era chiaramente inadempiente, e non il Governo. Paradossalmente, sarebbe stato più opportuno che i sindaci, quel giorno, si fossero riuniti a Napoli per sollecitare la Regione ad inviare al Governo la documentazione”.