Quattro persone sono state fermate a Roma dalla Polizia di Stato che ha eseguito i provvedimenti di fermo emessi dalla Direzione distrettuale antimafia. Si tratta di persone ritenute legate ad un gruppo criminale con base nella Capitale ma con ramificazioni anche internazionali. Un gruppo criminale che utilizzava modalità tipiche delle organizzazioni di stampo mafioso: omicidi, gambizzazioni, incendi di abitazioni civili e sequestri di persona. – continua sotto –
Le indagini, supportate anche dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, erano partite nel febbraio 2023, dopo la duplice gambizzazione di Alex Corelli, 29 anni, e Simone Daranghi, 23 anni, avvenuta nel quartiere romano di Morena. Contro i due furono esplosi colpi d’arma da fuoco, mentre erano in auto dinanzi ad un ristorante. Daranghi, nonostante le ferite, riuscì a scappare.
A quell’attentato intimidatorio, il 26 marzo successivo, seguì l’omicidio di Andrea Fiore, 53enne del Quadraro, ucciso di notte nella sua abitazione di via dei Pisoni. A sparare erano stati Daniele Viti e Danilo Rondoni, già arrestati dopo che Viti nella colluttazione aveva dimenticato il proprio portafoglio sul luogo del delitto. Le armi utilizzate dal gruppo vennero rinvenute in un locale a Pietralata, dove furono sequestrate 14 pistole, 2 fucili a canne mozze e due mitragliette.
La droga, in particolare l’hashish, veniva venduta dal gruppo attraverso un canale Telegram. Grazie a due poliziotti sotto copertura venivano individuate e arrestate altre tre persone che si occupavano di prendere gli ordini online e consegnare gli stupefacenti. Sequestrati, nel corso dell’attività investigativa, 156 chili di hashish. Documentata, inoltre, l’attività del gruppo nell’ambito del traffico internazionale di stupefacenti, con canali di approvvigionamento anche dalla Spagna. IN ALTO IL VIDEO
