60mila euro come “parziale ristoro” per le famiglie di Francesco Altamura e Lucia Morra, i due ragazzi investiti e uccisi a Napoli il 30 settembre scorso da un 34enne che guidava sotto l’effetto di droga e alcol. – continua sotto –
Un’offerta formalizzata ufficialmente oggi davanti al giudice della prima sezione penale di Napoli (collegio 1B) da uno degli avvocati dell’imputato, a cui però è stato opposto un secco rifiuto. Prima dell’inizio del processo le famiglie delle due giovanissime vittime, investite e morte sul colpo mentre viaggiavano su uno scooter, hanno esposto uno striscione con il quale hanno invocato “Giustizia certa per Lucia e Checco”.
“E’ solo un parziale ristoro, non è sostitutivo, una manifestazione nei confronti della famiglia delle persone offese”, ha spiegato il legale dell’imputato. Dopo avere preso atto del rifiuto è stata formalizzata, sempre dagli avvocati dell’imputato, una richiesta di celebrare il processo con il rito abbreviato ma condizionato a una perizia finalizzata ad accertare se il faro anteriore dello scooter fosse funzionante. Anche questa istanza ha ricevuto un rifiuto da parte del giudice che ha poi deciso per la formula dell’abbreviato “secco”: il processo prenderà il via alle 11 del 23 aprile prossimo.
“Quando si guida sotto l’effetto di alcol e droga – ha detto Gianfranco Morra, padre di Lucia – l’auto diventa un’arma impropria. E questo non viene punito adeguatamente, secondo me. C’è un vuoto legislativo da colmare e noi, come genitori di Lucia e Checco ci adopereremo affinché sia introdotto l’omicidio doloso. Come per il ‘codice rosso’ deve essere introdotta una analoga trattazione di questo tipo di casi per fermare tragedie come quella accaduta ai nostri figli”.