La Polizia di Stato di Caserta ha denunciato due italiani, originari della provincia di Napoli, ritenuti di aver truffato una donna di 73 anni residente in provincia di Viterbo. – continua sotto –
Nel corso del pattugliamento dell’autostrada A1, la Polizia Stradale ha controllato, all’altezza di Marcianise, un veicolo che viaggiava a velocità sostenuta in direzione sud. Ad insospettire i poliziotti, è stato il lancio da parte del passeggero di un involucro, al cui interno sono stati trovati oggetti in oro. Dopo approfonditi controlli, sono stati recuperati, nascosti in vari parti dell’abitacolo, altri preziosi, per un valore totale di circa 6mila euro. I due occupanti, uno gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, non hanno saputo fornire valide spiegazioni sul possesso.
Gli accertamenti hanno consentito di risalire ad una truffa messa in atto dai due nella città di Arlena di Castro, nel viterbese, dove una donna di 73 anni è stata raggirata dalla telefonata di una persona, presentatasi come “Maresciallo dei Carabinieri”, che le aveva comunicato l’arresto del figlio per un grave incidente. Intimorita dal racconto, la signora ha consegnato i propri averi ad un collaboratore del finto “Maresciallo”, a titolo di cauzione per evitare la denuncia.
Grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri della città di Tuscania, è stata rintracciata la donna, che ha riconosciuto come propri i preziosi ritrovati, oltre ad uno dei soggetti fermati. I due, classe 1982 e 2003, sono stati denunciati per truffa aggravata e tutti i monili rinvenuti sequestrati per la successiva restituzione.