San Marcellino (Caserta) – “La cultura della legalità e dell’ambiente nelle scuole” è un ciclo di incontri di sensibilizzazione nelle scuole del territorio per dare concretezza ai principi di legalità e di tutela dell’ambiente, attraverso testimonianze dirette e il dialogo con gli studenti, promosso da Agrorinasce e dall’Associazione Nazionale Magistrati Distretto di Napoli. Stamattina l’incontro si è svolto nella scuola media statale “Leonardo Da Vinci” di San Marcellino.
“Questa scuola è sempre stata presidio di legalità. Una terra martoriata, in cui stiamo cercando di costruire cittadinanza attiva. – ha introdotto Maria Amalia Zumbolo, dirigente dell’istituto comprensivo – Vogliamo costruire un territorio differente dal suo passato e per questo abbiamo bisogno di sinergia, risorse e idee. La scuola dev’essere un faro del territorio: una comunità educante che si rivolge agli studenti, ovvero la futura classe dirigente; che edifichi un pensiero robusto in direzione di una cittadinanza critica su territori da abitare e abitabili, di una società sana e resistente”.
A seguire i saluti istituzionali di Anacleto Colombiano, sindaco di San Marcellino: “E’ una mattinata particolare, un ringraziamento alla Preside, all’Anm, ad Agrorinasce. L’illegalità non è solo la delinquenza, la mafia, è anche un comportamento civico scorretto; legalità è il rispetto delle regole e rispetto dell’ambiente. Come comunità di San Marcellino, attraverso la collaborazione con Agrorinasce, ci impegniamo al recupero dei beni confiscati, per restituirli alla comunità, potenziare i servizi e lanciare messaggi di legalità”.
“Non solo praticare la legalità, ma rimanere parte attiva sul territorio. Voi siete e dovete essere la forza del territorio”, così il dirigente del commissariato di Casal di Principe, vicequestore Michele Pota. “Fondamentale la collaborazione tra le varie forze dell’ordine. – ha dichiarato il comandante della Stazione dell’Arma dei Carabinieri San Marcellino, Massimiliano Vetriani – La legalità si manifesta nei piccoli gesti, a partire dal rispetto per i genitori e per gli insegnanti, siate leali con voi stessi e ascoltate chi vi dà consigli”. Presente il comandante della Polizia Municipale di San Marcellino, Tommaso Gallo.
Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce, ha ripercorso a grandi linee il passato criminale dell’area di Casal di Principe, contestualizzando la nascita di Agrorinasce nel 1998 e la storia degli oltre 200 beni confiscati e rivalorizzati per finalità istituzionali, sociali, produttive, culturali, socio-sanitari. “Agrorinasce – ha raccontato Allucci – è nata 26 anni fa e per i nostri 25 anni abbiamo deciso insieme ai Sindaci, di portare la mostra illustrativa nelle scuole, per informare i ragazzi sul lavoro di recupero che Agrorinasce fa sui beni confiscati. La destinazione dei beni confiscati viene stabilita in base alle esigenze del territorio, alle carenze strutturali, proprio per perseguire, attraverso i beni confiscati, un progetto di rigenerazione urbana materiale e culturale con la diffusione della mentalità legale”.
Alessandra Consiglio, magistrato Tribunale di Napoli, rivolgendosi in particolar modo agli studenti, ha detto “Lo Stato non è un qualcosa di esterno a voi, per tutelare lo Stato non bisogna necessariamente essere funzionari dello Stato. Ci sono territori travolti da organizzazioni criminali, che hanno minato il futuro delle nuove generazioni. Dal discorso sui beni confiscati, deriva cos’è il principio di legalità, che non è solo il principio di riserva di legge ma è un principio che involge complessivamente l’andamento della società. I problemi che abbiamo oggi sono problemi che si inseriscono in una storia e la storia di queste vicende ci insegna che viene fermato solo chi è solo. Dove non opera il principio di legalità, regna la violenza, l’abuso, il sopruso. Quando si dice che siamo arrivati ad un punto importante nella lotta criminalità, non è mai definitivo, mai certo se non lo si difende quotidianamente. Voi siete gli autori della vita di domani, ma anche oggi potete fare tantissimo”.
A seguire, tante le domande degli studenti del plesso “Leonardo Da Vinci” sugli argomenti trattati, sulla modalità di esercizio della legalità nella vita quotidiana, sul recupero dei beni confiscati.