Villa Literno, furti di impianti di irrigazione e danneggiamenti a case coloniche: agricoltori esasperati

di Franco Terracciano

Agricoltori sotto tiro. Nelle campagne tra Villa Literno e Giugliano, a ridosso tra le province di Caserta e Napoli, continuano a ripetizione i furti di impianti di irrigazioni e dei vari macchinari agricoli, con gravi danneggiamenti alle case coloniche. Danni che ammontano a migliaia di euro, soprattutto quando vengono prese mira le coltivazione sotto le serre.

“E’ una guerra che ci vede sconfitti sempre. Investiamo migliaia di euro per riammodernare le nostre aziende e poi subiamo questi furti che ci mettono in ginocchio. Questa è una terra di nessuno, dove è diventato inutile anche fare le denunce pubbliche. Non c’è assolutamente sorveglianza del territorio e davvero non sappiamo più cosa fare. Hanno segato pure i pali dell’impianto di illuminazione installati dalla città metropolitana”, dichiara esasperato un agricoltore, che coltiva diverse moggia di terreno a pescheto nella zona che confina con la provinciale 62 che porta a Ischitella.

Alle spalle di questi campi fertilissimi s’innalzano le famigerate collinette di ecoballe che, seppure lentamente, si stanno svuotando. A pochi chilometri c’è il grande campo rom che si è stanziato abusivamente su un terreno di un imprenditore agricolo di Giugliano, Francesco Micillo, costringendolo ad abbattere il suo vigneto dove, al suo posto, i rom hanno fatto una discarica a cielo aperto.

I rom nel corso degli anni hanno portato via trattori, capannoni, gabinetti, cancelli, porte blindate. Micillo si è rivolto a carabinieri, prefetto, sindaco. Niente da fare. “Si sono insediate qui 1200 persone, praticamente un paese senza regole”, sbottano gli agricoltori. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico