Avellino, arresto ex sindaco: da sponsorizzazioni a concorsi farsa

di Redazione

Pressioni su operatori economici legati da rapporti contrattuali con il Comune perché promuovessero sponsorizzazioni a vantaggio di privati, in particolare una squadra di basket. Utilità economiche riconosciute dal titolare di un punto vendita di una nota catena di ristorazione in cambio di favori relativi all’esercizio delle funzioni di sindaco. E, ancora, concorsi del Comune truccati, con le domande d’esame divulgate anzitempo ai candidati individuati come vincitori della selezione.

Sono alcuni degli episodi contestati dalla procura di Avellino ai soggetti indagati nell’ambito di un’inchiesta che questa mattina ha portato all’arresto del sindaco dimissionario Gianluca Festa, ex esponente del Pd espulso due anni fa dal partito perché si era iscritto a un gruppo consiliare diverso da quello dei dem. Festa, finito oggi agli arresti domiciliari, si era dimesso lo scorso 25 marzo a causa della “pubblicazione di indiscrezioni” proprio relative alle indagini a suo carico.

I carabinieri del comando provinciale irpino e militari della guardia di finanza, coadiuvati da unità cinofile della guardia di finanza di Capodichino, questa mattina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Avellino nei confronti, oltre che di Festa, anche di due architetti, uno dei quali già dirigente dei settori Lavori Pubblici e Attività Produttive del Comune. Contestualmente sono state eseguite perquisizioni in banche e a carico di altri indagati, tra cui l’ex vicesindaca e assessora Laura Nargi. I reati contestati vanno dalla tentata induzione indebita alla corruzione per l’esercizio della funzione, dalla rivelazione di segreto d’ufficio aggravata al falso in atto pubblico, dal peculato al depistaggio.

Le indagini, che trovano la propria origine in più denunce ed esposti, sono state avviate nel settembre del 2023 dai carabinieri del nucleo investigativo di Avellino e le investigazioni, tuttora in corso, afferiscono a diversi filoni d’indagine. Le condotte contestate agli indagati riguardano “vicende spesso connesse tra loro – si legge in una nota della procura di Avellino – con interessenze a più livelli, che vedono coinvolti tanto pubblici amministratori e funzionari quanto imprenditori e professionisti, all’interno di un contesto associativo ancora in corso di investigazione”.

In particolare, per ciascuna delle ipotesi di reato contestate agli indagati, vengono segnalati alcuni avvenimenti su cui sta indagando la procura. In merito alla tentata induzione indebita, l’inchiesta riguarda le presunte sponsorizzazioni, così come le “utilità economiche” riconosciute dal titolare della catena di ristorazione (anche lui indagato) hanno a che fare con l’accusa di corruzione per l’esercizio della funzione. Due le contestazioni relative al segreto d’ufficio, aggravate dal carattere della patrimonialità. Entrambe afferiscono ai concorsi per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato nel Comune di Avellino di 10 istruttori di vigilanza e di tre funzionari tecnici categoria D1.

“Gli indagati – così la nota a firma del procuratore Domenico Airoma – hanno curato in maniera certosina la divulgazione delle domande d’esame ai candidati da loro selezionati, ab origine, come vincitori della selezione”. Proprio in relazione al concorso per l’assunzione dei funzionari tecnici emerge la figura di uno degli architetti indagati, che “in ragione dei rapporti privilegiati con il sindaco” e un’altra dirigente destinataria di misura cautelare “riusciva a promuovere e organizzare la condotta rivelatoria a vantaggio di una collaboratrice del suo studio professionale”.

Quanto, infine, agli episodi di peculato e depistaggio, si contesta la “singolare vicenda della materiale sottrazione da parte dell’allora sindaco del computer a lui destinato (e in uso) nel suo ufficio in Comune. Tali condotte, chiaramente finalizzate ad ottenere un’utilità personale e a sviare le indagini, seguono di poche ore una vera e propria “bonifica” posta in essere presso i medesimi Uffici tramite personale specializzato, alla ricerca di microspie”.

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