Capri, al via il G7 Esteri: Medio Oriente e Ucraina in agenda. Tajani: “Lavorare per la pace”

di Redazione

La crisi in Medio Oriente, con la possibile risposta di Israele all’Iran dopo l’attacco di sabato scorso, è tra i temi principali della ministeriale degli Esteri del G7 a guida italiana, che comincia oggi a Capri.

“In uno scenario internazionale caratterizzato da fortissime tensioni, il G7 a guida italiana ha il compito di lavorare per la pace. Il Governo è impegnato in uno sforzo a tutto tondo per raggiungere questo obiettivo e siamo certi che la riunione di Capri darà un importante contributo”, ha dichiarato in una nota il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha accolto le delegazioni dei 6 Paesi più industrializzati del mondo (Usa, Canada, Giappone, Germania, Gran Bretagna e Francia). L’isola è blindata: presenti 1.400 uomini delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dell’evento, che dura tre giorni. Lo spazio aereo sull’isola è chiuso e protetto da un dispositivo idoneo a scongiurare eventuali minacce dal cielo, così come il mare è sorvegliato dalle motovedette della Guardia di Finanza con uomini armati a bordo.

Sanzioni a Iran e Palestina – L’Italia spinge per la de-escalation e la pace, come ha ripetuto anche ieri Tajani, ed è aperta a nuove sanzioni all’Iran. Anche gli Stati Uniti hanno già annunciato che stanno studiando con gli alleati del G7 ulteriori sanzioni al regime degli ayatollah, un punto che anche il ministro degli Esteri canadese, Melanie Joly, ha anticipato è tra i temi da discutere. Tajani, inoltre, ha fatto sapere che l’Italia è pronta anche a inviare militari nell’area nel quadro di una missione Onu se si creasse uno Stato palestinese. “Qualora ci dovesse essere da parte Onu una presenza cuscinetto, quando ci saranno due popoli e due Stati, siamo pronti a partecipare. Una presenza tipo Unifil per garantire la pace e la stabilità in una missione sotto l’egida dell’Onu a guida araba”, ha dichiarato il capo della diplomazia italiana. L’obiettivo “due popoli due Stati”, ha insistito, “rimane la stella polare, ma che si riconoscano tra loro. È un obiettivo non facile ma ce la metteremo tutta”, ha concluso Tajani.

I presenti – A Capri, oltre ai ministri degli Esteri del G7 è stato invitato anche il ministro degli Esteri della Mauritania, Mohamed Salem Ould Merzoug, che in questo momento ha la presidenza dell’Unione africana. All’incontro partecipano anche l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. All’ordine del giorno ci sono anche altri temi, come la situazione nel Mar Rosso e l’Ucraina, Paese rappresentato dal ministro degli Esteri, Dmitry Kouleba. Inoltre, I ministri del G7 discuteranno anche della stabilità dell’Indo-Pacifico, regione prioritaria per gli equilibri politici e per il commercio mondiale, e dei grandi temi globali come la connettività infrastrutturale, la sicurezza cibernetica, l’Intelligenza Artificiale e la lotta alla disinformazione.

Isola blindata – Per questa tre giorni il dispositivo di sicurezza sull’isola è rafforzato: oltre alle forze dell’ordine e al controllo dei cieli e dei mari sono presenti in tutta l’area dell’isola le unità sanitarie di emergenza della Polizia di Stato. Sono pronti a entrare in azione anche i subacquei dei vigili del fuoco. Durante la manifestazione divieto di attracco per i turisti nel porto di Marina Grande. Anche la Grotta Azzurra, monumento simbolo dell’isola, è presidiata da una motonave della Capitaneria di Porto. In campo anche i motociclisti di carabinieri e polizia e gli uomini dei reparti antisommossa: viene effettuato dalle forze dell’ordine un filtraggio dinamico sugli arrivi in collaborazione con la polizia locale e le altre forze dell’ordine territoriali.

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