Succivo, protesta al Casale di Teverolaccio: ristoratore si incatena e minaccia di darsi fuoco

di Antonio Taglialatela

Succivo (Caserta) – Si è cosparso di benzina, incatenandosi ad un palo e minacciando di darsi fuoco il gestore del ristorante “La Torre Aragonese” situato all’interno del Casale di Teverolaccio, alla periferia di Succivo.

Intorno alle 14.30, Silvio Tranchino, munito di due taniche di benzina, si è legato con una catena ad un sostegno del gazebo del ristorante, lanciando accuse all’indirizzo dell’amministrazione comunale, rea di volergli far “chiudere” l’attività.

“Sono circa 8 mesi che subisco questi attacchi da parte dell’amministrazione, dal sindaco Salvatore Papa e dal vicesindaco Claudio Perrotta. Adesso è il momento di raccontare tutto, basta! Purtroppo, tutto ha un limite e sinceramente già l’ho superato”, fa sapere Tranchino, che spiega: “Non è possibile che per aver vinto un bando comunale con l’associazione ‘La Forza del Silenzio’, adesso mi ritrovo a ‘chiudere’ un ristorante-bar per colpa dell’amministrazione comunale. Non è possibile che tutte le associazioni presenti nel Casale di Teverolaccio possano fare qualunque cosa e solo io debba subire minacce, multe dai vigili, denunce solo per un tavolo o una sedia spostata di qualche centimetro. E ancora: non capisco perché puntano solo il dito contro di me invece di salvaguardare gli ambienti che sono diventati una discarica, dove le associazioni presenti montano capannoni, casette, gazebo senza autorizzazioni. Dov’è la sovrintendenza? Dov’è l’architetto Giuseppe Schiavone? Così pronto a farmi rispettare le leggi ma solo nei miei confronti?”.

“L’amministrazione – accusa ancora Tranchino – dopo aver autorizzato l’apertura esterna del bar-bistrot, continua con azioni spropositate e minatorie che, nostro malgrado, compromettono anche ingiustamente la società cooperativa ‘La Forza del Silenzio’, il cui impegno esistenziale è l’azione giornaliera per le famiglie che hanno a che fare con l’autismo”. “Hanno dato fastidio tante cose di me in questi mesi, alcune totalmente inventate, ma la soddisfazione più grande – ha sottolineato il ristoratore – è stata sempre quella di avere riscontri positivi con le persone che sono passate da noi e che hanno saputo guardare oltre il tifo politico che mi ha visto rappresentato nella figura del ‘malamente’, solo perché il buono e bello per me sono la priorità e forse anche perché siamo stati troppo bravi e la cosa dà fastidio a chi non riesce con le proprie forze a raggiungere risultati e riconoscimenti”.

Sul posto sono giunti i carabinieri e gli agenti della Polizia locale, insieme al sindaco Salvatore Papa che si è seduto accanto a Tranchino per cercare un dialogo e farlo desistere dal suo intento. Da un video pubblicato ieri sui social dallo stesso gestore, che mostra un intervento della Polizia locale, sembra che il problema sia legato alla presenza di tavolini nell’area antistante il locale.

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