Aversa (Caserta) – Alla presenza di autorità civili e religiose, venerdì 24 maggio, alle ore 9, saranno presentati i lavori di digitalizzazione delle cartelle cliniche storiche appartenute alla “Real Casa De’ Matti” (ex Ospedale Psichiatrico), finanziati con fondi Por Fesr 2014/2020, e i lavori di recupero dell’annesso complesso monumentale “Le Reali Case De’ Matti di Aversa. Il Complesso di Santa Maria La Maddalena da ospedale psichiatrico a cittadella della Salute”, a cura di Vincenzo Magnetta e Giosuè Amoroso. L’appuntamento è in via Santa Lucia.
Nell’ambito del progetto di recupero per la valorizzazione del territorio, l’obiettivo è il recupero e la valorizzazione del costruito storico e dell’intera area per realizzare un complesso sistema polifunzionale dotato di molteplici usi e connessioni in grado di integrare il ‘vuoto urbano’ dell’area dell’Ex ospedale Psichiatrico e riqualificare il territorio circostante attraverso azioni di rigenerazione urbana e riqualificazione funzionale. Allo stato attuale il complesso della Maddalena conta la disponibilità di 100mila metri quadrati di aree verdi e 70mila di aree edificate, di cui solo circa 15mila attualmente utilizzate”.
I lavori saranno preceduti dai saluti istituzionali di Amedeo Blasotti, direttore generale Asl Caserta; Mario Morcone, assessore alla Sicurezza, Legalità ed Immigrazione della Regione Campania; Giorgio Magliocca, presidente della Provincia di Caserta; Carlo Manzi, presidente dell’Ordine dei Medici; Gerardina Basilicata, commissario prefettizio della città di Aversa; monsignor Angelo Spinillo, vescovo della Diocesi di Aversa: Antonio Tarasco, direttore generale del Mistero della Cultura. A moderare la dottoressa Mariangela Annunziata e l’architetto Giosuè Amoroso. Relazioneranno il dottor Gaetano De Mattia: “Storia della Maddalena”; per gli “Interventi di recupero del patrimonio materiale Real Casa de’ Matti”, moderati dall’ingegner Tommaso Cerciello e dalla dottoressa Veronica Cesare, relazioneranno il dottor Gabriele Capone: “Storia dell’archivio”; l’ingegner Federico Conte e la dottoressa Cecilia De Stefano: “Digitalizzazione delle Cartelle Cliniche Storiche”; l’architetto Vincenzo Magnetta e l’architetto ingegnere Massimo di Salvo: “Progetti di recupero architettonico del complesso monumentale e sviluppo del complesso della Maddalena”.
Quello di Aversa è il più antico manicomio di epoca moderna, nonché uno dei primi in Italia. Situato nella provincia di Caserta, la struttura ha cambiato più volte nomi, a simboleggiare il mutamento storico-sociale nell’approccio psichiatrico: Pazzeria degli incurabili, Reale Casa de’ matti, Reale manicomio della Maddalena, Real Ospedale Psichiatrico di Aversa, fino ad arrivare a Ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena. Oggi resta abbandonato. In considerazione del fatto che suddetto archivio, di proprietà dell’Asl Caserta, costituito principalmente da Cartelle Cliniche di pazienti precedentemente internati, è sottoposto a tutela e valorizzazione da parte della Soprintendenza archivista e bibliografica della Campania, secondo il decreto legislativo 42/04, l’Asl Caserta è stata posta di fronte alla necessità di intervenire per garantire il recupero e riqualificazione di detta documentazione. I fondi per garantire questa attività sono stati recuperati tramite finanziamenti Por Fesr 2014-2020 della Regione Campania per un importo complessivo di 5 milioni di euro finalizzati alla transizione digitale della Pubblica amministrazione.
L’archivio rappresenta non solo un patrimonio bibliografico di assoluto rilievo, come sancito dagli atti della Soprintendenza, ma anche una banca dati importantissima per l’analisi e la ricerca psicologica e psichiatrica, ad oggi completamente inutilizzabile, per la definizione di procedure e modalità diagnostiche. Per quanto esposto, la Regione si impegna ad attivarsi per il sovvenzionamento dei fondi necessari per la digitalizzazione delle restanti stimate 18mila cartelle cliniche storiche.