Aversa (Caserta) – Le segreterie provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl intervengono sulle indiscrezioni circolate sugli organi di stampa che parlano di una “vivace discussione” in corso sulla riorganizzazione sperimentale che a breve avrà inizio nel territorio del Distretto 17/19 di Aversa.
Riorganizzazione prevista dall’atto aziendale di Caserta, dal Decreto Ministeriale 77 del 23 maggio 2022 e dalla delibera aziendale dell’Asl Caserta numero 409 del 13 marzo 2024. Si tratta, nello specifico, di una rimodulazione delle attività assistenziali che ha come obiettivo primario mettere al centro dei servizi l’utente, i suoi bisogni, le sue richieste e le sue aspettative di salute. Ciò determinerà anche un decentramento dei servizi assistenziali, dalle strutture sanitarie verso il domicilio dell’utente. Un processo di riorganizzazione territoriale che prevede anche la nascita e il potenziamento di nuove strutture intermedie: case di comunità, ospedali di comunità, hospice, Cot e altro ancora, tutto finalizzato ad intercettare il bisogno di salute della gente e ad evitare accessi impropri in Pronto Soccorso.
“Obiettivi ambiziosi, ne siamo consapevoli, che senza adeguate strutture, risorse e tecnologie, è impossibile da realizzare”, sostengono le organizzazioni sindacali, per le quali, tuttavia, “non per questo bisogna arrendersi e non provarci”. “Noi crediamo – continuano – che proprio una sperimentazione gestionale guidata e controllata (come quella che si sta mettendo in atto presso il Distretto 17/19 di Aversa) ci potrà dare il senso della fattiva realizzazione. Ricordiamo che presso il Distretto 17/19 di Aversa è possibile sperimentare questo nuovo modello organizzativo dell’assistenza, perché recentemente si sono fusi, su disposizioni regionali e aziendali, i due pre-esistenti Distretti 17 di Aversa e 19 di Lusciano. Questa fusione ha permesso un recupero di unità di personale che in parte parteciperà a questa sperimentazione gestionale”.
“È chiaro – sottolineano le tre sigle sindacali – che ogni processo di cambiamento ha i suoi ostacoli, imprevisti e limiti. Noi abbiamo più volte affrontato l’argomento con i vertici aziendali, ne abbiamo condiviso in toto la sperimentazione, ovviamente con le dovute riserve rispetto a risorse, strutture e tecnologie. Riteniamo che ogni processo di cambiamento ha bisogno dei suoi tempi, e su questo progetto si sta discutendo dal novembre 2023, ma adesso che siamo alla fase applicativa c’è necessità di monitorare con attenzione tutti i passaggi. Il personale deve essere coinvolto nelle scelte, i sindacati devono potersi confrontare per migliorare i processi e l’utenza deve trovare utilità e miglioramenti nella qualità dell’assistenza. Noi ci siamo per ogni utile confronto. Proveremo, come sempre, a rappresentare le istanze dei lavoratori e gli interessi legittimi dei cittadini”.