Villa Literno (Caserta) – In occasione della Giornata della Legalità, Agrorinasce e una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Magistrati hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Da Vinci” – plesso “Rodari” di Villa Literno.
Un’occasione per ricordare l’esempio di magistrati lungimiranti come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta che vennero uccisi da Cosa Nostra nel 1992, ma anche per riflettere sul lavoro effettuato sui beni confiscati e sulle sfide future nel territorio, in particolare di Villa Literno.
Si tratta dell’ultimo incontro del ciclo di seminari “La cultura della legalità e dell’ambiente nelle scuole”, progetto che ha preso il via il 14 ottobre 2023 con l’inaugurazione del vivaio didattico al Centro di educazione e Documentazione Ambientale “Pio La Torre” di Santa Maria La Fossa.
In una sala gremita, Beatrice Tavoletta, dirigente scolastica del “Da Vinci”, ha introdotto l’evento leggendo la circolare ministeriale con l’invito alle scuole del ministro Giuseppe Valditara a programmare momenti di riflessione e approfondimento sulla cultura della prevenzione e del contrasto a qualunque forma di illegalità, di sopruso di sopraffazione: “Siamo qui per ricordare e far rivivere chi ha combattuto per la legalità. Cos’è la legalità? E’ il rispetto per la persona umana, è il rispetto delle regole, è il rispetto dei nostri valori costituzionali. Mettendo in pratica le buone pratiche allontaniamo le cattive: la sopraffazione, l’abuso di potere, la criminalità, questo la scuola deve insegnare, oltre a leggere e scrivere ha il compito di formare la persona e il cittadino”.
Poi i saluti istituzionali di Valerio Di Fraia, sindaco di Villa Literno, che ha innanzitutto ringraziato le forze dell’ordine presenti in sala per il prezioso lavoro silente e costante sul territorio, ricordando anche gli agenti della scorta morti durante la strage di Capaci “Il sacrificio di molte persone è molto importante e non bisogna mai abbassare la guardia. Rispettare le regole significa anche essere coraggiosi, denunciare i più piccoli episodi che tuttavia portano ad uno scompenso sociale. Il coraggio è anche quello di un’amministrazione che fa valere i diritti dei cittadini. Agrorinasce, in questo lavoro di ripristino della legalità svolge un ruolo fondamentale; restituire i beni confiscati alla collettività”.
A seguire l’intervento della presidente di Agrorinasce, già magistrato, Elena Giordano, la quale ha raccontato la sua esperienza da magistrato “Quello che voglio trasmettervi è che tra tante regole, c’è una che è la regola delle regole, ovvero la Costituzione. Nella Costituzione ci sono non solo doveri, ma anche diritti, basti pensare al principio di uguaglianza di cui all’articolo 3. La Costituzione non va solo rispettata, ma esercitata” e Giovanni Allucci, amministratore delegato Agrorinasce: “Oggi per noi è una giornata particolarmente importante. Certe date e certi episodi possono cambiare la vita di tante persone, le morti di Falcone e di Borsellino hanno generato un cambiamento in Sicilia, così come la morte di Don Peppe Diana ha generato un cambiamento a Casal di Principe. A noi interessa che questi episodi vengano ricordati, ma che non avvengano più. Agrorinasce nasce sulla scia di questi episodi, da 26 anni opera nell’ambito della rivalorizzazione dei beni confiscati, i beni che stiamo recuperando a Villa Literno guardano alle nuove generazioni, per dare spazio occupazionale e creativo ai giovani”.
Francesco Persico, presidente sottosezione Anm del Tribunale Napoli Nord, ha ricordato la giornata della strage di Capaci, come da lui vissuta e quali cambiamento ha generato: “Nella Costituzione ci sono regole che promettono una società migliore. La scuola dove ci troviamo è intitolata a Rodari, questo è un valore aggiunto, un personaggio che ha segnato la mia formazione. L’invito è non solo quello di rispettare le regole, questo è ovvio, il consiglio che posso darvi è viaggiare il più possibile, leggere, studiare e vedere la regola come promessa di una società migliore”.
Presenti all’evento il dirigente del commissariato di Casal di Principe, vice questore aggiunto Michele Pota, che, rivolgendosi agli studenti, ha dichiarato: “Dovete essere proattivi, non vi girate dall’altra parte, siate protagonisti della società, siate protagonisti del vostro territorio”; il capitano dell’Arma dei Carabinieri, Marco Busetto: “Il vero cambiamento siete voi che studiate qui, che decidete di rimanere nel territorio, che vedete ogni giorno quello che capita e non dovete rimanere silenti”; e il maresciallo della stazione dei Carabinieri di Villa Literno, Eduardo Roberti. In conclusione, le domande degli studenti, interessati alla comprensione del meccanismo di recupero dei beni confiscati, alle potenzialità del territorio di Villa Literno e con tanta voglia di sperare e credere nel futuro.