Gricignano, Caiazzo accoglie il ministro Sangiuliano: “Il MiC può intervenire per valorizzare chiesa e beni storici”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Un piccolo tour tra alcune delle bellezze storico-architettoniche di Gricignano che meritano sicuramente di essere valorizzate per il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che sabato mattina è stato accolto nel centro cittadino dalla consigliera comunale e candidata a sindaco Michela Caiazzo, insieme ai rappresentanti di Fratelli d’Italia e della lista civica “Visione Comune”.

Dopo l’arrivo in piazza Municipio, l’esponente del governo Meloni è giunto in corso Umberto, davanti alla chiesa patronale di Sant’Andrea Apostolo, chiusa dallo scorso novembre dopo il crollo nella casa cantoria a causa di infiltrazioni d’acqua piovana ed oggi sottoposta a lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza da parte della Curia vescovile.

Su cosa può fare il Ministero della Cultura per riqualificare il luogo di culto, risalente al 1300, Sangiuliano ai microfoni di PupiaTv ha dichiarato: “Il patrimonio della Chiesa è anche patrimonio di tutti gli italiani perché c’è una coincidenza tra la nostra storia nazionale e la storia del cristianesimo. 2000 anni in cui c’è una sorta di sovrapposizione tra la nostra identità, l’identità cristiana che parte dell’Europa ed è parte della nostra nazione. Per questo noi ci facciamo spesso carico di intervenire anche sui beni della Chiesa, perché questi beni sono anche una grande attrattiva della nostra storia e del nostro turismo. È ovvio che faremo tutte le valutazioni del caso, sia da un punto di vista giuridico-amministrativo sia strutturale, per verificare se ci sono i presupposti per un intervento”.

E proprio a 2000 anni fa risalgono le lapidi sepolcrali di “Pupia” e “Cossutia”, risalenti all’età imperiale romana di Augusto (dal 27 a.C. al 14 d.C.), presenti nell’aula consiliare. Anche per ciò che riguarda la valorizzazione di questi beni che rappresentano la storia di piccoli territori come Gricignano, Sangiuliano ha sottolineato: “Io mi sto sforzando di far fuoriuscire la cultura dall’ambito ristretto della ‘Ztl’ di alcune grandi città, dalla prerogativa dei radical chic e sto cercando di portare cultura ovunque. Abbiamo interventi di valorizzazione anche qui in provincia di Caserta, nel territorio di quella che fu la Campania Felix, quindi ci sono molti resti della romanità che noi intendiamo sicuramente valorizzare”.

C’è stato anche il tempo di visitare l’antica chiesetta di Santa Lucia, in corso Umberto, che custodisce un antico dipinto del 1611 dedicato alla santa protettrice degli occhi. Non a caso, come spiegato da Ersino Di Foggia, l’edificazione della chiesetta avvenne per volere della famiglia di Nicola Bellofiore che ottenne la grazia di far riacquisire la vista alla figlia di 11 anni.

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