Gricignano (Caserta) – “Sott sott…aumm aumm”. E’ la commedia comico brillante di Raffaele Caianiello, in due atti, che ha visto esibirsi la compagnia teatrale “Attori per caso” venerdì 17 maggio, alle ore 16, nella sede centrale dell’istituto comprensivo “Filippo Santagata”, in via Fermi. Un appuntamento, dedicato agli studenti della scuola secondaria di primo grado, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Loredana Russo, supportata dalla vicepreside Ilaria Girfatti, alle quali vanno i ringraziamenti della compagnia teatrale per la grande disponibilità concessa a favore dell’evento. – continua sotto –
Per la regia di Lorenzo Molitierno saranno in scena: Patrizia Laiso (nel ruolo di Carolina), Giovanni Borriello (Alfonso Cimmaruta, marito di Carolina), Pasquale Dello Margio (Ettoruccio, genero di Alfonso), Angela Traettino (Mariella, moglie di Ettoruccio), Nicola Fiorillo (Rocco, figlio di Alfonso), Maria Pellegrino (Madda, figlia di Alfonso), Olimpia Roseto (Adriana, investigatrice privata), Pina Farina (Filomena, cliente di Carolina), Antonella Vitale (Ornella, amante di Rocco), Lorenzo Molitierno (Procopio Cadorna, marito di Ornella e guardia giurata), Francesco Romano (Sasà, amico di famiglia), Mario Mozzillo (Filippo Balocco, direttore di banca), Nicola Picone (dottore). A presentare Armando Pirolli. Direzione tecnica di Giovanni Borrielo. Staff tecnico: Aurora Barbato e Annalisa Martiniello.
TRAMA – “Sott sott.. Aumm aumm!” è un’unica risata: dall’inizio alla fine della commedia. A cominciare dalle prime scene quando già si intuisce cosa i personaggi di questa esilarante commedia stanno combinando. Un piano semplice ed immediato, architettato in modo talmente elementare da disarmare lo spettatore: è la praticità dell’arte d’arrangiarsi la vera protagonista dell’inverosimile struttura. Una famiglia sul lastrico che si ingegna a frodare, anzi derubare i malcapitati per potersi programmare un futuro…onesto! Furti finalizzati all’acquisizione di un capitale, ma solo quel tanto che possa bastare, per poter avviare un’attività onesta. E così la famiglia Cimmaruta, riponendo in un cassetto i sani principi del capofamiglia, ignaro di quanto i suoi congiunti stiano macchinando ed attuando, va avanti nell’intento fino al raggiungimento della somma decisa all’inizio del “progetto”. Non mancano scene originalissime che si vanno ad inserire nel contesto globale della storia, con equivoci spassosi. E alla fine il vero animo dei protagonisti, i valori dell’onestà per cui il capofamiglia si è sempre battuto. I sentimenti che ha cercato di inculcare ai propri figli vengono fuori offrendo anche una visione diversa, quella vera, originaria, della moglie, regista di tutto l’apparato criminale per il quale ha una sua giustificazione della “necessità”.