Santa Maria Capua Vetere (Caserta) – Palazzo Melzi, sede del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha ospitato l’incontro incentrato sulla legalità volto a ricordare le vittime di tutte le mafie e riaffermare l’impegno nella costruzione di una società più giusta e libera dai condizionamenti della malavita.
L’evento ha visto un significativo incontro tra Lucia Borsellino, figlia di Paolo, giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, ed Antonino Salvia, figlio di Giuseppe, vicedirettore del carcere di Poggioreale ucciso dalla camorra organizzata il 14 aprile 1981. Due storie simbolo della lotta dello Stato contro le mafie che verranno condivise con la cittadinanza.
In sala studenti e cittadini hanno avuto l’opportunità di ascoltare le loro testimonianze. Intervenuti il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Raffaele Picaro, il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il questore di Caserta, Andrea Grassi, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, il procuratore della Repubblica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Pierpaolo Bruni, ed il procuratore della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone. Tra il pubblico anche il parroco antimafia di Caivano, don Maurizio Patriciello. L’incontro è stato introdotto e moderato da Mena Minafra, docente di Diritto penitenziario. “Con iniziative del genere tramandiamo i valori della nostra carta costituzionale ai giovani”, ha commentato il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Raffaele Picaro. IN ALTO IL VIDEO