Il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto legge “Salva Casa” proposto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il testo contiene “misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”. Regolarizzare piccoli abusi edilizi costerà dai mille ai 31 mila euro.
“Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: approvato in Consiglio dei ministri il decreto salva-casa”, così il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sui social dopo il Cdm. “Tra le misure, l’inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell’accertamento di conformità eliminando la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata. Viene semplificato, inoltre, il cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali”, scrive il ministro.
“Un decreto di buonsenso – continua Salvini – che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari”. “Molto soddisfatto dell’intervento, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera risolutiva. E’ una rivoluzione liberale, passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso”, ha poi spiegato Salvini, sottolineando: “E’ una bellissima giornata non solo per i proprietari ma per tutto il settore edilizio”.