Ambc: “Nessuno in Italia guadagna dalle multe più di Mondragone. Ma è normale?”

di Redazione

Mondragone (Caserta) – Riceviamo e pubblichiamo da Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune: «Non ci sono soltanto i fatti delinquenziali a farci balzare agli onori della cronaca nazionale. C’è anche il primato assoluto per violazioni del Codice della strada a fare di Mondragone un caso a livello nazionale. Un caso anomalo, che andrebbe indagato, perché presenta – come andiamo denunciando da tanto tempo – aspetti poco chiari e giustificabili.  Pensavamo di averle viste tutte con i 4 milioni e 500mila euro certificati dal Comune per il 2022. Ma ci sbagliavamo di grosso.

La certificazione inviata dal comune di Mondragone per l’anno 2023, così come riportato dal Rendiconto dei proventi per violazioni del Codice della strada del Ministero dell’Interno, è pari a ben 6.500.000 euro. Un’enormità! Stiamo parlando del quasi 45% in più rispetto all’anno precedente, che già era stato un anno che aveva portato la nostra città in vetta alla classifica nazionale. Un primato non proprio esaltante, di cui andare fieri.

C’è, intanto, una prima anomalia da considerare: l’ammontare complessivo del gettito per le violazioni del Codice della strada che il Comune di Mondragone dichiara, a differenza – come vedremo – degli altri Comuni, è sempre una cifra tonda (4.000.000 nel 2021; 4.500.000 nel 2022; 6.500.000 nel 2023). Possibile che l’incasso che si certifica sia sempre privo di decimali?

I 6 milioni e mezzo del 2023 rappresentano una cifra che ha comunque dell’incredibile. Basti pensare che Sessa Aurunca dichiara 1.461.052,12 € (notate la virgola qui e negli altri Comuni); Cellole 1.619.300,45 €; Formia 821.002,53 €; Minturno 1.587.310,39 €; Gaeta 813.437,53 €; Bacoli 1.179.128,73 €; Caserta 402.774,33 €; Aversa 341.801,96 €; Santa Maria C.V. 598.323,73 €; Marcianise 221.918,57 €; Salerno 2.697.027,81 €, Benevento 372.203,74 €; Avellino 1.560.229,46. Soltanto la città di Napoli (ma ovviamente non in proporzione agli abitanti) ci batte con 7.483.478,06 €. Ma capite che la differenza di appena 980 mila € circa tra le multe di Napoli e quelle di Mondragone è assolutamente una questione anomala, che non regge alla logica?

Per cercare di rendere ancor di più l’enormità di quanto sta succedendo da alcuni anni a Mondragone a proposito di multe, consideriamo l’incasso pro capite. Ebbene, Roma incassa dalle multe € 60,08 pro capite, Milano 108,73 € pro capite, Bologna 110,78 € pro capite, Firenze 187,77 € pro capite. E Mondragone? La nostra città arriva ad incassare la mostruosa cifra di 225,83 € pro capite. È la città al primo posto in Italia per incasso pro capite proveniente dalle multe! Ed è al primo posto da anni!

L’Associazione Mondragone Bene Comune ha denunciato come negli anni il ricorso alle multe sia sostanzialmente servito per far quadrare surrettiziamente i conti del bilancio e buttare un po’ più in là il dissesto (dissesto che comunque arriverà). Ma la cosa sembra ora essere addirittura sfuggita di mano a chi ha messo in pedi quest’“accrocchio” e non riescono più a fermarlo. Anno dopo anno le multe aumentano sempre di più. Invieremo una segnalazione al Ministro Piantedosi e al ministro Salvini, affinché si faccia chiarezza su una situazione – a nostro avviso – del tutto anomala, indagando e verificando le cifre che il Comune dichiara di incassare per le multe, ma ancor di più la legittimità di tutta questa “storiaccia” (pochi giorni fa abbiamo evidenziato la clamorosa sentenza sulla questione relativa ai  ricorsi contro le multe emesse tramite autovelox  e tutor non omologati.

La Cassazione nella sua recente decisione (n.10505) sottolinea come non sia consentito ai Comuni ed agli Enti locali di utilizzare gli Autovelox (o Tutor, che dir si voglia) quale strumenti volti alla remunerazione economica e alla soddisfazione delle casse degli enti locali, piuttosto che alla prevenzione degli eccessi di velocità e dei conseguenti pericoli per gli utenti della strada. A Mondragone non c’è alcuna politica per la viabilità, non ci sono progetti per restituire la città ai cittadini, ai pedoni e ai ciclisti, ma soltanto interventi per risanare le casse comunali, attraverso una pioggia di multe elevate a strascico. Multe che, a parere della Cassazione, sono illegittime perché elevate attraverso l’uso di dispositivi non omologati.

Vogliamo sperare che qualche Consigliera o Consigliere comunale nell’esercizio delle proprie funzioni chieda, attraverso un’apposita interrogazione, quanti siano i dispositivi utilizzati sul territorio comunale e se siano tutti omologati e proponga, attraverso una mozione, un progetto di nuova viabilità, con strade scolastiche e strade pedonalizzate e ponendo – quindi – al centro non i veicoli a motori, ma i cittadini, le bambine e i bambini, gli anziani, i pedoni e i ciclisti».

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