Aversa (Caserta) – Continua il monitoraggio della qualità dell’aria da parte di Arpa Campania in seguito all’incendio che ha colpito un deposito di materiale idraulico-sanitario ad Aversa, in viale Europa, lo scorso 19 giugno. Le fiamme hanno distrutto diverse autovetture poste nel parcheggio del condominio adiacente e materiale in vetroresina, pvc, ceramica, metallo, posto su bancali di legno, imballati con cartone o pellicola in polietilene.
“Le stazioni fisse della rete regionale dell’Agenzia a Teverola e ad Aversa (Liceo Cirillo) e il laboratorio mobile già presente a Teverola – fanno sapere dall’Arpac – non hanno evidenziato, nelle ore immediatamente successive al rogo, un andamento delle concentrazioni degli inquinanti monitorati riconducibile all’incendio”. Per quanto riguarda il valore delle diossine e furani, quello rilevato nel corso del campionamento (pari a 1,84 pg/Nmc) è superiore al valore di riferimento (0,15 pg/Nmc), anche se l’Arpac sottolinea che “i valori di diossine – di solito più elevati nel primo ciclo di rilevazioni – tendono a diminuire abbastanza celermente nelle fasi successive”.
“Valori nella norma – continuano dall’agenzia – anche per le centraline fisse della città di Napoli interessata lo stesso giorno da un grosso incendio sulla collina dei Camaldoli”. Il 20 giugno l’intera rete di monitoraggio regionale ha invece superato il limite di concentrazione giornaliera del Pm10 a causa del fenomeno naturalistico di un eccezionale afflusso di “polveri sahariane”.