da “Osservatorio Cittadino – di Salvo Sagliocco” – Aversa (Caserta). Ancora una volta gli aversani saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti in seno al Consiglio comunale con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato precedente. Per l’ennesima volta, infatti, la consiliatura è terminata prematuramente a causa di dissidi interni alla maggioranza culminati nella mancata approvazione del bilancio. L’importante momento elettorale si avvicina a grandi passi e cresce proporzionalmente anche la fibrillazione per coloro che parteciperanno alla competizione, ma anche per chi si pone guarda con interesse l’evolversi della situazione politica.
È il caso del cavaliere Maurizio Pollini, consigliere nazionale e internazionale del Leone d’oro Venezia, il quale ritiene che, prima di ogni altra cosa, alla città debba essere assicurata la governabilità e una programmazione di sviluppo economico fondata sulla valorizzazione turistica di Aversa attraverso la divulgazione non solo delle bellezze monumentali presenti ma anche delle eccellenze enogastronomiche di Aversa. “Sono fermamente convinto – afferma Pollini – che le città, ed in special modo la nostra Aversa, abbiano bisogno di governabilità. I cittadini al momento delle elezioni scelgono e danno mandato ad una parte politica di amministrare al meglio il territorio. Le crisi politiche e gli screzi interni alle forze di maggioranza oltre a tradire il mandato elettorale danneggiano la città in quanto rallentano ed in alcuni casi paralizzano l’attività amministrativa con serie ripercussioni soprattutto sulle piccole e medie imprese cittadine, che attualmente rappresentano il volano di sviluppo per tutta l’economia cittadina”.
“In questi anni – aggiunge Pollini – abbiamo assistito ad un decadimento della città legato ad un progressivo decadimento e ad un’inesorabile impreparazione della classe dirigente. Se a questo aggiungiamo che spesso i cartelli elettorali creati in vista del rinnovo del Consiglio comunale sono nati su presupposti fragili che si frantumano alla prima difficoltà, ecco che ci troviamo di fronte a quella che può considerarsi la maggiore iattura per una città, per una comunità: l’ingovernabilità e la fine anticipata dell’esperienza dell’amministrazione rispetto alla scadenza naturale della stessa. Il primo presupposto, dunque, per cercare di amministrare in maniera fruttuosa e duratura è quello di creare una compagine che garantisca la governabilità, che sia, cioè, animata dagli stessi desideri di crescita culturale, sociale ed economica della nostra amata Aversa, che abbia un progetto comune e condiviso e che persegua il bene collettivo e non quello personale. La gente è stufa di cartelli elettorali creati solo per prevalere e per sconfiggere gli avversari ma che mancano di solide basi e che pertanto si frantumano alla prima difficoltà; i cittadini sono stanchi dei volti dei ‘soliti noti’ che si riciclano e si riconvertono cercando spazi e agibilità per perorare e curare interessi personalistici”.
“È ora di dire basta! Aversa – sottolinea – ha bisogno di una ‘politica del fare’ che si concentri su pochi ma significativi obbiettivi e che si adoperi per raggiungerli. Ora è il momento di lavorare per creare infrastrutture e per favorire lo sviluppo del turismo. Aversa ora ha bisogno di una politica seria, che ponga in essere circuiti virtuosi che attivino e incrementino il turismo, che favoriscano l’afflusso in città di potenziali clienti per le attività commerciali, che creino posti di lavoro per i giovani e che favoriscano la loro permanenza nella nostra città, che creino nuove opportunità lavorative e di crescita economica. Difficile tutto questo? Non direi considerato Aversa è storia, millenaria, è luogo di produzioni d’eccellenza e di artigianato di qualità, è luogo d’origine e anche di produzione di prodotti enogastronomici dalle qualità uniche, è sede di attività commerciali di vasto richiamo. Cos’altro ci serve? Competenza e buona volontà!”.