Aversa (Caserta) – “Non mi sento tanto bene (e forse neanche voi …)” è il libro “scritto a quattro mani” da Peppe Maiulli e dal suo alter ego “Ernesto A Foria”, il geniale comico e cantante napoletano, salito alla ribalta a partire dagli anni ‘90 per essere tra i protagonisti di trasmissioni di successo come “Telegaribaldi” e “Funikulì Funikulà”, nel periodo d’oro del varietà napoletano, e autore di brani come “E ffravole”, alcuni anni fa riarrangiata in chiave “We are the world” a scopo benefico da trentina di noti artisti e personaggi napoletani (come Franco Ricciardi, Andrea Sannino, Zulù dei 99 Posse, Paolo Caiazzo e tanti altri), riuniti sotto il nome di “United Neapolitan Artists”.
E’ stato proprio lui, o meglio sono stati “loro” a presentare il volume ad Aversa, allo “Shaker Club Drink and Dream” di Francesco Conte. Per l’occasione il “maestro” ha scambiato quattro chiacchiere davanti alle telecamere di PupiaTv, ripercorrendo la sua carriera e dando qualche anticipazione del libro.
Una raccolta di aneddoti e pensieri, che sottintendono una critica alla società contemporanea, focalizzando l’attenzione di Maiulli sul modus operandi degli individui che interagiscono sia nell’ambiente fisico che online. Attraverso una varietà di mezzi espressivi, inclusi versi poetici sia in italiano che in napoletano, l’autore esplora temi quali l’impatto dei social media sul comportamento e sul pensiero umano. Sottolinea l’influenza negativa di tali piattaforme, evidenziando come la ricerca di approvazione virtuale tramite like e follower, talvolta acquisiti artificialmente, prevalga sull’affermazione delle capacità e dei valori personali, contribuendo così al deterioramento della nostra società.
E tutto questo in maniera ironica, quasi satirica. Inoltre, l’opera contempla riflessioni profonde sulla vita, la sofferenza, la perdita e la morte, sondando le profondità dell’esistenza umana. La narrazione si avvale di una varietà di dispositivi letterari, tra cui aforismi, poesie e aneddoti, spesso conditi da una nota di ironia, che conferiscono alla trattazione una ricchezza di sfumature e prospettive. E sulla quarta di copertina appare una dedica di Dante Alighieri, apparso in sogno ad Ernesto, invitandolo a prendere appunti e concedendogli tanto di “liberatoria”. IN ALTO IL VIDEO