Casapesenna, intitolato al giudice Rosario Livatino il Centro di Aggregazione Giovanile

di Redazione

Casapesenna (Caserta) – L’evento di chiusura del progetto “GenerAzioni Fruttuose” del 17 giugno 2024 è stata l’occasione per intitolare il Centro di Aggregazione Giovanile per l’arte e la cultura di via Cagliari 13 di Casapesenna al giudice Rosario Livatino.

Il Centro di Aggregazione Giovanile per l’Arte e la Cultura di Casapesenna, luogo in cui si è svolta la cerimonia, attualmente gestito dalla cooperativa “MaeditActio”, sorge in un bene confiscato alla camorra, rivalorizzato e assegnato da Agrorinasce, con i fondi del Ministero dell’Interno. Il Centro opera dal 2017 con il caffè letterario “ArtEspressa”, ospitando mostre, laboratori didattici, in particolare laboratori di ceramica.

Ad introdurre e moderare l’evento Giovanni Allucci Amministratore Delegato Agrorinasce “Questa per noi è una giornata di fondamentale importanza; intitolare un bene confiscato, con tanta fatica e impegno rivalorizzato da Agrorinasce e con altrettanto impegno e passione gestito dalla Cooperativa Maeditactio, al primo magistrato Beato ovvero il giudice Rosario Livatino”.

“Un sogno che si concretizza. E’ un testimone di fede e di giustizia”, ha detto Elisabetta Reccia, presidente Cooperativa sociale Maeditactio, per poi soffermarsi sulle attività che il Centro di aggregazione giovanile per l’arte e la cultura svolge quotidianamente: dalle attività di supporto psicologico, alle attività di supporto per le famiglie ad ArtEspressa – Caffè Letterario che include lavorativamente soggetti svantaggiati e promuove prodotti locali. Presente il neo eletto sindaco di Casapesenna, Giustina Zagaria, che per l’occasione ci ha tenuto a portare i suoi saluti istituzionali; con emozione e con orgoglio ha sottolineato l’importanza del recupero dei beni confiscati e l’assiduo lavoro sul territorio di realtà come Agrorinasce e della cooperativa Maeditactio che restituiscono ai beni confiscati una nuova vita all’insegna della legalità.

L’intitolazione al Beato Livatino è stata definita “un segnale di speranza e di umanità” da monsignor Angelo Spinillo, vescovo della Diocesi di Aversa, il quale ha dichiarato “Il giudice Livatino è stato riconosciuto Beato per la virtù che ha cercato di portare a compimento, non è stato solo il giudice che con rigore ha applicato la legge, ma ha vissuto con ulteriori virtù che la legge può accompagnare, ma non le fonda. Le fonda la partecipazione alla vita di Dio e l’agire secondo la sua volontà”. Don Vittorio Cumerlato, parroco della chiesa Santa Croce di Casapesenna, ha poi reso merito a realtà come Agrorinasce e Maeditactio che portano avanti messaggi di pace e segni di rinascita.

La frase iconica del giudice Livatino impressa sulla targa e del suo significato ha discusso Elena Giordano, presidente di Agrorinasce: “Quando finirà la nostra esistenza non ci verrà chiesto quanto siamo stati credenti, ma credibili”. Mario Morcone, assessore regionale alla Sicurezza, Legalità, immigrazione della Regione Campania: “La Regione Campania punta sulla riqualificazione dei beni confiscati, essenziali modelli per una cultura sociale orientata sui valori costituzionali e di vivere civile”. Gli stessi valori su cui Paola Spena, commissario straordinario per il recupero dei beni confiscati, ha posto l’accento: “I beni confiscati come luogo di inserimento lavorativo di persone svantaggiate, dei fragili, di promozione della cultura e restituzione alla collettività. In un territorio che soffre ancora dello stigma della criminalità, si vince con la cultura. I beni confiscati rappresentano una sfida complicata, ma con un gruppo proattivo quale quello già formatosi in anni di lavoro, è una sfida che vinceremo”.

Presente Maria Antonietta Troncone, procuratore della Repubblica Tribunale Napoli Nord, e le forze di polizia locali. Alle ore 17 il Festival è proseguito con “GenerAzioni Fruttuose Experience”, un excursus del progetto volto alla riqualificazione e adeguamento del bene confiscato trasformandolo in attrattore socioculturale e spazio multifunzionale per ogni generazione, “GenerAzioni Fruttuose. Centro Servizi Intergenerazionale”. Un momento dedicato al bilancio dei risultati raggiunti in 5 anni del progetto promosso dalla cooperativa sociale MaeditActio in rete con la cooperativa sociale Agropoli Onlus, l’associazione culturale musicale Controtempo, la cooperativa sociale Tre Foglie, Fondazione Don Calabria per il Sociale Ets, la cooperativa sociale Lazzarelle e l’associazione Omnia Onlus, sostenuto da Fondazione con il Sud e Fondazione Vismara.

A raccontare il progetto e a testimoniare la propria esperienza: Antonio De Rosa per Cooperativa sociale Agropoli Onlus, Giuseppe Marino per Fondazione Don Calabria per il Sociale – Ets Campania, Diego D’Orso per Cooperativa Sociale Tre Foglie, Giovanni Pirozzi per l’Associazione Omnia, Patrizia Galeone per l’Associazione Musicale culturale Controtempo, Rosaria Coronella, dirigente scolastica I.C. Casapesenna, Rosa Lastoria, dirigente scolastica Liceo Scientifico Statale “Segrè” San Cipriano d’Aversa, Tommasina Paolella, dirigente scolastica I.T.C. “Guido Carli”, Giovanpaolo Gaudino, portavoce del Forum Terzo Settore Campania, e le conclusioni affidate a Stefano Consiglio, presidente Fondazione con il Sud. In conclusione, a partire dalle 19, la serata si è aperta con l’AperiTipico Outdoor ed è proseguita con musica live.

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