“Non posso non iniziare dicendo che è stato per me e per l’Italia nel suo complesso un onore presiedere il G7, si è trattato senza timore di smentita di un successo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni aprendo la conferenza stampa conclusiva del vertice a Borgo Egnazia. “La dichiarazione finale è un documento ampio e significativo con molti impegni davanti alle sfide globali, impegni concreti che riguardano questioni dirimenti per il nostro futuro”, ha aggiunto la premier, sottolineando la “compattezza” del vertice e ringraziando “tutti i miei colleghi”, nominandoli per nome uno a uno. “Abbiamo vissuto ieri una giornata straordinaria con la presenza del Santo Padre, non lo ringrazierò mai abbastanza”, ha detto la premier parlando di un “punto di vista preziosissimo” e di un “messaggio straordinario” da parte di Papa Francesco.
“Dal G7 un sostegno rafforzato all’Ucraina” – “Il G7 ribadisce l’impegno compatto per difendere il sistema internazionale di regole basato sul diritto, messo a repentaglio con la guerra di aggressione russa”. Anche se c’era chi pensava il contrario, “intendiamo continuare a sostenere l’Ucraina e abbiamo scelto di rafforzare le nostre linee di azione con un impegno a 360 gradi”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del G7 di Borgo Egnazia, ricordando “l’accordo non scontato” sui profitti degli asset russi, “da definire dal punto di vista tecnico nelle prossime settimane”. “Se oggi si apre in Svizzera la conferenza per la pace cui partecipa anche l’Italia, è perché noi G7 con il nostro sostegno deciso e compatto in questi due anni abbiamo consentito che l’Ucraina non fosse invasa. Vale la pensa ricordarlo sempre”. “E’ stato già stabilito che il prestito da 50 miliardi all’Ucraina sarà fornito dagli Usa, anche Canada, Regno Unito e Giappone probabilmente potrebbero partecipare. Attualmente non intervengono le nazioni europee perché gli asset sono tutti mobilizzati in Europa, quindi l’Europa contribuisce già individuando il meccanismo di garanzia”. Lo ha aggiunto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del G7 di Borgo Egnazia rispondendo alla domanda se l’Italia contribuirà direttamente o meno al prestito che sarà garantito con gli asset russi congelati.
“Sull’Africa il G7 ha condiviso l’approccio italiano” – Sulle questioni riguardanti l’Africa nel G7 “è stato condiviso l’approccio italiano”. Meloni ha sottolineato come l’Italia “ha cercato fin dall’inizio di creare un punto di riferimento” per quanto riguarda la linea da seguire nei confronti del continente africano: “Unire gli sforzi – ha detto – per continuare a costruire un modello che contribuisca a far crescere e prosperare l’Africa”. “Credo che fosse un segnale molto importante da dare: il G7 non vuole essere una fortezza chiusa, non si deve difendere da qualcosa o qualcuno ma” dà un sistema di lavori che “vuole offrirsi al mondo per cercare soluzioni legate allo sviluppo insieme. Era importante per smontare quella narrazione che vorrebbe l’occidente contro il resto del mondo, questo approccio è stato confermato durante la presidenza italiana e sono orgogliosa” di avere offerto “un racconto completamente” diverso. Così la presidente del Consiglio, sottolineando che la delegazione degli ospiti outreach è stata “la più nutrita”. “Al G7 abbiamo voluto mantenere alte le questioni dell’Indo-pacifico e della sicurezza economica”, anche “per dare un messaggio alla Cina: siamo aperti al dialogo ma le nostre imprese devono essere in grado di competere ad armi pari”, in un libero mercato basato sulle regole.
“Trafficanti, seguire i soldi come Falcone e Borsellino” – Sulla lotta al traffico di essere umani “abbiamo portato un modello tutto italiano che nasce da due grandi italiani come Falcone e Borsellino e che ci dice di seguire i soldi: follow the money”, ha detto Meloni, affermando che tale approccio “può fare la differenza”. “Abbiamo deciso adesso di incaricare i ministri degli Interni di mettere a punto un piano di azione quanto prima, siamo al lavoro da oggi”.
“Intelligenza artificiale al servizio dell’uomo, marchio G7 per imprese etiche” – “L’intelligenza artificiale è una delle sfide più complesse e più impattanti: il nostro obiettivo è garantire che questa tecnologia rimanga in ogni caso controllata dall’uomo e mantenga l’uomo come suo fine”, un tema su cui “il Santo padre ha dato il suo contributo” anche sul concetto di ‘algoretica”, l’etica degli algoritmi. Meloni poi ha sottolineato che “siamo riusciti a far adottare un’iniziativa nelle conclusioni di un marchio alle imprese che adottano un certo comportamento per essere riconoscibili dai cittadini e dai consumatori”. “Non bisogna trattare questa materia come fosse tutta bianca o tutta nera: gli strumenti sono neutrali, non sono di per sé né buoni e ne cattivi. L’Intelligenza Artificiale porta con sé opportunità e rischi, è un moltiplicatore, cosa vogliamo moltiplicare?”.
“Lotta per il clima senza posizioni ideologiche” – La lotta contro i cambiamenti climatici deve essere portata avanti “senza adottare posizioni ideologiche preconcette”, afferma la premier che dice “no al paradosso che per proteggere l’ambiente andiamo ad avvantaggiare altri Paesi che non si fanno problemi”.
“Su global tax ora tocca agli Stati, l’Italia c’è” – “In ambito G7 abbiamo concordato un forte impegno politico in favore di un sistema di tassazione internazionale più giusto e stabile, la famosa global minimum tax, un tema a cui tengo particolarmente. Ieri abbiamo ascoltato il segretario dell’Ocse spiegarci che è pronta per essere firmata sul piano tecnico. Il G7 e l’Ocse hanno lavorato in parallelo”, ora tocca agli Stati e “la volontà dell’Italia c’è e mi auguro sia fatto al più presto”.
“Sull’aborto polemica totalmente artefatta” – “Solitamente accade che nei documenti ufficiali le cose acquisite non vengano ripetute pari pari. Nella dichiarazione di Hiroshima il riferimento” all’aborto “era chiaro. Credo che la polemica sia stata costruita in maniera totalmente artefatta, la polemica non è esistita nelle nostre discussioni perché si questo non c’era motivo di litigare”. “Solitamente accade che nei documenti finali non venga ripetuto quanto già acquisito, rendendoli inutilmente ripetitivi”, ha spiegato la premier riferendosi al richiamo di quanto concordato nel G7 di Hiroshima sul tema dell’aborto. “Capisco perché queste polemiche nascano ma non c’è stata nessuna polemica” all’interno del G7 in Puglia sul tema, ha aggiungo Meloni, ribadendo la sua posizione sulla legge 194: “Non sarà modificata ma solo applicata perché non c’è bisogno di modifiche”. “Nel governo in questi due anni non ci sono stati passi indietro rispetto a questioni come il diritto all’aborto o sui diritti Lgbt, la realtà è diversa da un racconto che vedo animato da diversi presunti osservatori, le cui aspettative sono state deluse”. Meloni ha aggiunto che allo stesso modo “non c’è stato nessun passo indietro” sugli Lgbt al G7.
“Grave maggioranza cada in provocazioni, aumenteranno” – “Trovo molto grave che ci siano esponenti della maggioranza che cadono nelle provocazioni, prevedo che aumenteranno”. Così Meloni interpellata sulle risse in Parlamento dei giorni scorsi, sottolineando che “neanche questo è riuscito a rovinare l’ottima riuscita di questo vertice”. “Penso che i cittadini si debbano interrogare su quale sia l’amore per la nostra nazione di esponenti politici che cercano di provocare per ottenere un risultato dileggiando e occupando banchi del governo: per tutti quelli che sono bravi a darci lezioni sul rispetto delle istituzioni, forse se si parte dal rispetto per la propria nazione si arriva anche al rispetto delle istituzioni, che non ho visto”.
“All’Italia sia riconosciuto ruolo che le spetta” – Sui vertici europei “i primi due temi che interessano me e sulla base dei quali farò le mie valutazioni come governo italiano e con gli alleati è che all’Italia venga riconosciuto il ruolo che le spetta in termini di competenze dei commissari e che l’Europa comprenda il messaggio arrivato dai cittadini europei”. Nella riunione di lunedì a Bruxelles sui tob job “vedremo” e “faremo le nostre valutazioni. La proposta spetta al Ppe, quando arriverà nel suo complesso noi faremo le nostre valutazioni. Quello che interessa a me è che all’Italia sia riconosciuto il ruolo che le spetta in termini di competenze nella formazione della commissione e che l’Europa comprenda il messaggio che è venuto dalle elezioni europee”. “Non ne abbiamo ancora parlato, ho letto le dichiarazioni di Tajani che sono di buon senso, non è un tema pregiudiziale”, ha detto Meloni rispondendo a una domanda sull’opportunità di far slittare le nomine dei vertici europei a dopo le elezioni politiche francesi a inizio luglio come suggerito dal leader di Forza Italia.
“Israele non ha iniziato la guerra, ora lavorare alla pace” – “Credo che dobbiamo ricordare chi ha iniziato tutto questo e non è stato Israele, ma qualcuno che ha ucciso civili, donne e bambini. Adesso dobbiamo lavorare per la pace, che vuol dire dialogare, riconoscere il diritto di Israele a essere sicuro, a vivere in pace, e il diritto dei palestinesi ad aver un proprio Stato in cui vivere in modo pacifico. È l’unico modo per affrontare questo problema, il nostro lavoro è dialogare con tutti”, ha detto la premier rispondendo a una domanda se l’Italia avesse intenzione di bloccare la vendita di armi a Israele. “Sembra che Israele sia caduto in una trappola, in una trappola di Hamas che aveva l’obiettivo di isolarlo e sembra che stia funzionando. Noi lavoriamo alla sua sicurezza, è quello che sta facendo l’Italia”, ha aggiunto.
“Trump? Non preoccupata ma non mi occupo del voto altrui” – “Non sono preoccupata per le elezioni americane, fermo restando che preferisco non entrare a gamba tesa nelle elezioni dei Paesi alleati, esattamente come non mi è mai piaciuto” che altri si occupino delle elezioni italiane. Così la presidente del Consiglio alla domanda sulle prossime elezioni Usa che potrebbero essere vinte da Donald Trump.
“Proposta di Putin per la pace? Mi sembra propaganda” – “Mi sembra più una mossa propagandistica che reale”. La premier Meloni ha risposto così a una domanda sulle proposte di Vladimir Putin per lanciare una trattativa di pace in Ucraina. “Se la proposta del presidente Putin è siamo disposti a una trattativa di pace se l’Ucraina riconosce l’invasione dell’Ucraina e che cede le parti occupate… non mi sembra particolarmente efficace come proposta”, ha detto parlando di una “narrativa che vuole fare controinformazione su dove siano le responsabilità del conflitto”. “La tregua olimpica (nel documento finale del G7) è stata una richiesta francese, una buona richiesta, è stata inserita all’unanimità”, ha spiegato Meloni, augurandosi che possa costituire un elemento di de-escalation, pur riconoscendo che la sua applicazione dipende da molti fattori. IN ALTO IL VIDEO