Piero Pelù ha fatto visita, stamattina, all’ambulatorio Emergency di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, per osservare da vicino l’operato dell’associazione in Campania, incontrare staff e pazienti che abitualmente frequentano gli spazi dell’Ong.
“È bellissimo vedere che tutta l’esperienza di Gino e Teresa oggi va ancora avanti, così come questa voglia di lottare, circondati dalle difficoltà. Fa bene al cuore e fa venire voglia di andare ancora più avanti. Dico lunga vita a voi e lunga vita a Emergency”: il messaggio dell’artista allo staff dell’organizzazione, mentre continua la collaborazione tra Pelù ed Emergency anche in occasione della pubblicazione del nuovo album, Deserti.
Un legame, quello che lega il cantante fiorentino all’associazione fondata da Gino Strada, che nasce molti fa e si consacra nel 1999 con la pubblicazione di “Il mio nome è mai più”, incisa dall’ex frontman dei Litfiba con Ligabue e Jovanotti per raccogliere fondi a favore di progetti umanitari dell’Ong, in particolare in Afghanistan. “So che l’ospedale aperto a Kabul grazie alla canzone con Luciano e Lorenzo è ancora aperto – spiega – e questa cosa mi riempie di orgoglio perché so che è un ospedale che cura tutti, anche i cattivi. La cura non si deve mai rifiutare a nessuno, esattamente come la pace”.
L’ambulatorio di Ponticelli è nato nel 2015 per facilitare l’accesso di persone in difficoltà, italiane e straniere, al Servizio sanitario nazionale e grazie a un team di medici, infermieri, psicologi, mediatori culturali e volontari assicura gratuitamente servizi di medicina di base e specialistica, prestazioni infermieristiche, orientamento socio-sanitario ed educazione sanitaria.
“Sicuramente questo è uno dei centri nevralgici della solidarietà, della sanità di volontariato. È veramente un’emozione pazzesca sentire dalla viva voce di chi opera in questo spazio, concretamente utile e simbolicamente fortissimo, come questa grande operazione a cuore aperto di ricucitura della sanità sia anche una grande operazione di ricucitura sociale. La forbice tra chi sta bene e può avere accesso a tutto e chi invece sta sempre peggio – dice Piero Pelù – si sta aprendo sempre di più. Quello alla sanità è un diritto che spetta a tutti gli individui, lo dice la nostra Costituzione: parla di individui”. Tra gli altri, Piero Pelù ha incontrato a Ponticelli anche Crescenzo Caiazza, infermiere dell’ambulatorio, che racconta alla Dire del grande impegno dell’artista a favore di Emergency: “Da anni è impegnato nel sociale. Piero Pelù è un amico di Emergency, si è interessato sempre tantissimo a questa periferia”.
Nell’ambulatorio di Ponticelli, nel 2023, sono state erogate 7.872 prestazioni socio-sanitarie, di cui 2.641 di mediazione linguistico-culturale e orientamento socio-sanitario, 3.256 di medicina generale, 1.770 prestazioni infermieristiche, 138 pediatriche e 67 colloqui con lo psicologo. Sono quasi 2mila i pazienti raggiunto lo scorso anno. IN ALTO IL VIDEO